Fatturato in crescita per la Distilleria Castagner grazie al focus sull'economia circolare

- di: Daniele Minuti
 
Distilleria Castagner prosegue nella sua crescita, spinta dalle oculate scelte nel campo dell'economia circolare: il fatturato è infatti salito oltre quota 16 milioni di euro nell'anno discale 2022-2023, chiuso il 30 giugno.

Fatturato in crescita per la Distilleria Castagner grazie al focus sull'economia circolare

La grappa continua a rappresentare la fetta più importante del fatturato (70%), ma un buon 30% è rappresentato dalla valorizzazione dei sottoprodotti che da soli sono cresciuti, negli ultimi due anni, del 55%.

Premiata la scelta di investire su sostenibilità e autosufficienza energetica valorizzando materie prime residue della distillazione. A questo proposito, il fondatore della Distilleria di Vazzola, Roberto Castagner, ha spiegato: "Con la farina da buccia d'uva realizziamo biocombustibile per l'autoconsumo e l'eccedenza viene venduta ai mangimifici per la produzione di cibo per animali, i vinaccioli vergini (estratti prima della fermentazione delle uve bianche) per le loro straordinarie proprietà vengono utilizzati nell'industria farmaceutica e cosmetica, i vinaccioli da uve rosse, dopo la distillazione, sono invece venduti agli oleifici che ricavano l'olio di semi d'uva. Questi business sono cresciuti, negli ultimi due anni, di un milione di euro". A questo si aggiunge la strategia di immettere sul mercato bottiglie più leggere e, di conseguenza, ridurre le emissioni di CO2 e risparmiando vetro.

La Distilleria continua a crescere (+3% per il marchio) nonostante il mercato della grappa cali del 2,9%

  

Parlando dei risultati economici e sul peso che le scelte "green" hanno avuto su tali risultati invece, Castagner ha dichiarato: "Le prospettive più interessanti sono rappresentate dai mercati esteri dove la grappa invecchiata sta iniziando ad essere apprezzata al pari del cognac e dove, nei prossimi 5 anni, prevediamo di triplicare il fatturato. Realizzare un’autentica economia circolare è per noi doveroso non solo per contrastare l’emergenza climatica, ma anche per limitare l'impatto degli aumenti delle materie prime sul consumatore finale". 

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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