• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Industria italiana in bilico: rimbalzo a giugno, ma la crisi resta

- di: Bruno Legni
 
Industria italiana in bilico: rimbalzo a giugno, ma la crisi resta
La produzione industriale italiana segna un +0,2 % a giugno 2025 ma resta in calo su base annua. Intanto le famiglie italiane schiacciate da spese obbligate al 42,2 %.

Industria in bilico: fiammata a giugno ma pesa il calo tendenziale

Timido +0,2 % su maggio, ma il -0,9 % su base annua conferma la crisi; famiglie schiacciate da spese obbligate al 42,2 %.

Un barlume in un quadro fosco

A giugno 2025, l’Istat registra un modesto aumento della produzione industriale del +0,2 % rispetto a maggio, segnale di una possibile stabilizzazione dopo mesi negativi. Tuttavia, rispetto a giugno 2024, l’indice è in calo dello 0,9 %.

Nel secondo trimestre si evidenzia un aumento medio dello 0,1 %, ulteriore piccolo segnale di ripresa.

Settori: tra luci, ombre e squilibri

  • Energia in controtendenza: +7,3 % su base annua grazie a energia, estrazione e coke/petroliferi raffinati.
  • I beni di consumo affondano: -3 %, insieme a beni strumentali (-1,4 %) e intermedi (-2,1 %).
  • I comparti più colpiti: tessile e abbigliamento -8 %, chimico -3,2 %, gomma/plastica e metalli -3 %, mezzi di trasporto -1,5 %.

Reazioni: dai consumatori alla politica

L’Unione Nazionale Consumatori definisce i dati “pessimi”, sottolineando che l’apparente ripresa è troppo timida per essere consolante.

Il sindacato CGIL, rappresentato da Pino Gesmundo, parla di “declino incessante”, richiamando l’urgenza di interventi strutturali.

Le famiglie sotto pressione

Parallelamente, l’Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia che nel 2025 le famiglie italiane destinano il 42,2 % della spesa totale a costi obbligati: abitazione, energia, trasporti, assicurazioni e bollette.

In termini monetari, su una spesa pro capite annua di circa 22.114 €, più di 9.300 € sono “non comprimibili”. In 30 anni, queste spese sono aumentate del 132 %, il doppio rispetto ai beni commercializzabili (+55 %), con un record di +178 % per l’energia.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ammonisce: “Freno alla ripresa dei consumi, serve agire su fisco e tariffe per salvare il potere d’acquisto”.

Un quadro complesso

Il quadro resta complesso: il +0,2 % di giugno potrebbe essere un primo segnale di ripresa dopo mesi difficili, ma il -0,9 % su base annua e il calo dei settori chiave evidenziano fragilità profonde. Il crollo della domanda interna è aggravato da famiglie intrappolate tra costi inevitabili in forte crescita e un potere d’acquisto debilitato. Senza politiche incisive su fisco, tariffe e sostegno ai consumi, rischiamo una stagnazione infilzata da emergenze.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 84 record
04/12/2025
Confcommercio: la sfida digitale dell’Ue e il nuovo equilibrio nei pagamenti elettronici
Trasparenza, co-badging e una strategia nazionale per imprese e consumatori
04/12/2025
Manovra, la Bce avverte Roma: “Riserve d’oro, Bankitalia resta autonoma”
La norma sulle riserve auree contenuta nella manovra accende un faro europeo.
04/12/2025
Il pane tedesco in pericolo: crisi, chiusure e addio alla tradizione
In Germania chiudono centinaia di panifici l’anno: costi energetici, mancanza di eredi e c...
04/12/2025
Chiusure mercati Asia: Tokyo sprinta, il resto del continente rallenta
Chiusura contrastata delle Borse asiatiche: Tokyo corre con i tecnologici, Cina e India fi...
04/12/2025
Top Manager Reputation, Berlusconi di nuovo primo. Ecco i primi venti
La classifica Top Manager Reputation di novembre 2025 incorona Pier Silvio Berlusconi dava...
04/12/2025
Rottamazione quinquies 2026: guida completa alle nuove cartelle
Rottamazione quinquies 2026: debiti 2000-2023, sconti su sanzioni e interessi, domanda onl...
Trovati 84 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720