Maggioranza all’86,3% e lista entro il 3 ottobre. Pressing su Grilli (foto) per la presidenza, duello per l’ad. A Siena sfilano i top manager: parte il nuovo corso.
Mps ha in mano Mediobanca e detta i tempi. Con l’86,3% raggiunto dopo la riapertura dell’opas, Siena spinge sul pedale: lista per il cda entro il 3 ottobre e voto in assemblea il 28 ottobre. L’obiettivo è blindare governance e continuità di business senza disperdere il valore costruito da Piazzetta Cuccia.
La mappa del potere
Due caselle valgono tutta la partita: presidente e amministratore delegato. Sul primo ruolo il nome è chiaro: Vittorio Grilli. Sul secondo è corsa vera: serve un ad capace di tenere insieme investment banking, wealth e consumer finance, preservando relazioni con clientela “ultra-affluent” e grande impresa.
La tavola è apparecchiata
Il board uscente di Mediobanca si è fatto da parte per un passaggio d’epoca. Calendario in tre mosse: deposito delle liste entro la scadenza del 3 ottobre, pubblicazione delle candidature entro il 7 ottobre, assemblea del 28 ottobre per il rinnovo.
I nomi che contano
Nei colloqui operativi compaiono figure chiave dell’istituto milanese: Gian Luca Sichel (Mediobanca Premier/Compass), Giuseppe Baldelli e Francisco Bachiller (co-head dell’investment banking), Angelo Viganò (private banking). Architravi di tre business che Mps punta ad allineare alla propria macchina commerciale e di capitale.
Strategia: integrazione, non frenesia
Nessuna scorciatoia annunciata sulla fusione: l’opzione resta sul tavolo, ma prima si mette in sicurezza la governance, poi si decide il perimetro dell’integrazione. Intanto si lavora a sinergie commerciali e a una catena del credito più profonda.
Delisting? Non ora
Con l’86,3% non scatta l’obbligo di acquisto e Mediobanca resta quotata. Il tema del delisting non è prioritario: il mercato resta un alleato finché si definiscono vertici e perimetro.
Il risiko italiano si muove
Il colpo su Mediobanca riscrive le mosse del sistema: Banco Bpm valuta alternative, Crédit Agricole rafforza i propri canali, UniCredit resta osservata speciale. Per Siena l’operazione è la piattaforma per la prossima stagione di consolidamento.
Le voci
“La priorità è una leadership all’altezza e la continuità con la clientela di fascia alta; il resto verrà con ordine”, dichiara in ambienti vicini al dossier Luigi Lovaglio. Su Grilli: “La banca manda un segnale internazionale”. Sul nuovo ad: “Servono mani esperte sul credito e sulle relazioni”.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
- Lista Mps: squadra corta, profili forti, board snello.
- Presidenza: decisione rapida per stabilizzare il quadro.
- Ad: scelta di sostanza, profilo industriale e relazionale.
- Operatività: incontri incrociati e sinergie customer-driven.