Etica, legalità ed economia: Intesa Sanpaolo promuove il confronto

- di: Barbara Bizzarri
 

L’etica come soluzione ai problemi, l’etica ‘efficace’, è il tema al centro dell’incontro organizzato oggi da Intesa Sanpaolo a Napoli, presso il suo museo delle Gallerie d’Italia di via Toledo. L’incontro, cui sono intervenuti, fra gli altri, il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-PietroAnna Maria Tarantola, Presidente Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, e Vincenzo Linarello, Co-fondatore e Presidente GOEL Gruppo Cooperativo e Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo che ha chiuso i lavori, ha visto alternarsi momenti di riflessione alla presentazione di casi concreti da parte di soggetti del Terzo settore impegnati a ricostruire il senso di comunità attraverso l’etica e la legalità, per uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo.

Etica, legalità ed economia: Intesa Sanpaolo promuove il confronto

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo (nella foto), ha dichiarato: “Intesa Sanpaolo interviene in tutta Italia in aree periferiche caratterizzate da forti problematiche socio-economiche, dove - in assenza di alternative - le persone sono facilmente preda della criminalità organizzata. Mai come in questo momento è importante recuperare nell’analisi economico sociale il concetto di valore della persona, del rispetto di se stessa, degli altri, dell’ambiente che la circonda. L’etica e la legalità, su cui la Banca interviene anche tramite il Fondo di Beneficenza, sono la chiave di sviluppo di una società sana e costruttiva, come hanno evidenziato alcuni degli esempi rigenerativi del senso di comunità illustrati oggi”.

L’etica efficace è un concetto potente e innovativo perché contribuisce concretamente a garantire occupazione, a delegittimare la criminalità, a costruire un solido sviluppo sostenibile. Essa permea, o almeno dovrebbe, l’economia, la politica, la scuola, i media, l’amministrazione pubblica e naturalmente il Terzo settore, il non profit e il volontariato: può aprire prospettive dirompenti in diversi ambiti, indirizzando i processi di cambiamento sociale, il mercato e l’impresa, i diritti civili e democratici. Ha come criterio fondante la parte più debole, chi patisce i problemi e la sofferenza, e si misura sulla sua capacità di rimuovere le cause e gli effetti di tale condizione.

Il Fondo di Beneficenza nel 2023 ha stanziato 20 milioni di euro per sostenere i progetti degli enti del Terzo settore impegnati a contrastare situazioni di difficoltà rese ancora più gravi dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni. Un impegno prevalentemente a livello nazionale, in linea con il tradizionale posizionamento del Fondo, che storicamente concentra le risorse sul territorio italiano, con una particolare attenzione per le Regioni del Sud Italia. Nel 2022 il Mezzogiorno e le Isole sono stati destinatari del 25% delle risorse, con la Sicilia e la Campania che si attestano quali prime regioni beneficiarie nell’area e, rispettivamente, sesta e settima regione ricevente in termini assoluti, con erogazioni per circa € 1 milione alla prima e € 800 mila alla seconda, pari al 7% e al 6% circa dei fondi stanziati.

Tra i progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza, anche il “Villaggio Goel” a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, dove, in un unico spazio, diverse attività di economia sociale daranno vita a un Centro di Innovazione Sociale, per contribuire allo sviluppo socio economico della comunità locale e soddisfarne le necessità. Offrendo un’alternativa etica a lavoratori e imprenditori, Il “Villaggio Goel”, situato proprio nel cuore della Locride, sosterrà l’economia locale e sarà un avamposto visibile di riappropriazione del territorio.

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