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Etna, nuova eruzione: colata lavica a 3000 metri, allerta arancione per gli aerei

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Etna, nuova eruzione: colata lavica a 3000 metri, allerta arancione per gli aerei

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è tornato a eruttare. Nella notte, una nuova fase di attività ha prodotto fontane di lava e un flusso che scende dal versante meridionale del cratere Bocca Nuova, a circa 3000 metri di quota. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un incremento significativo del tremore vulcanico, segnalando che la colata si sta muovendo verso Sud.

Etna, nuova eruzione: colata lavica a 3000 metri, allerta arancione per gli aerei

A causa della nube di cenere vulcanica, l’aviazione civile ha innalzato il livello di allerta a “arancione”, uno dei più alti nella scala di rischio per il traffico aereo. Gli operatori aeroportuali monitorano la situazione per evitare che le particelle di cenere, potenzialmente pericolose per i motori degli aeromobili, interferiscano con i voli di linea e charter. Alcune rotte sono state già modificate in via precauzionale.

L’attività vulcanica osservata dagli esperti

Secondo gli esperti dell’INGV, l’eruzione rientra nella tipica attività stromboliana dell’Etna, caratterizzata da fasi alterne di intensità. Nonostante l’impatto visivo spettacolare, al momento non ci sono segnali che indichino un imminente aumento della pericolosità per i centri abitati vicini. Tuttavia, le autorità locali invitano alla prudenza, soprattutto nelle aree di escursione ad alta quota.

Impatto turistico e curiosità
Come spesso accade, l’evento naturale ha attirato decine di curiosi e turisti, desiderosi di immortalare lo spettacolo della lava illuminata dalle luci della notte. Le guide alpine ricordano, però, che l’accesso ad alcune aree resta vietato e che la sicurezza deve prevalere sulla voglia di avventura. Le piattaforme social sono state invase da video e foto della nuova eruzione, trasformando l’Etna in un fenomeno virale.

Monitoraggio costante e possibili sviluppi
L’INGV continuerà a monitorare l’attività del vulcano nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Sebbene la colata attuale non minacci aree abitate, la variabilità dell’attività eruttiva dell’Etna impone un’attenzione costante. Le autorità locali restano pronte ad attivare piani di emergenza qualora l’eruzione dovesse intensificarsi o estendersi verso zone più popolate.

Il legame tra scienza e territorio
L’eruzione odierna ricorda quanto sia stretto il legame tra la popolazione siciliana e il vulcano. L’Etna, pur con la sua forza distruttiva, è anche fonte di risorse e attrattiva turistica, simbolo di resilienza e identità. Proteggere le comunità e valorizzare il territorio richiede equilibrio tra prevenzione, monitoraggio e promozione culturale, un impegno che, in giornate come questa, diventa ancora più evidente.

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