• IFIS 8501 sett 25
  • POSTE25 sett 850 1

Fed e Bce, strategie decise: inflazione sotto controllo nel 2025

- di: Bruno Coletta
 
Fed e Bce, strategie decise: inflazione sotto controllo nel 2025
 “Non è ancora il momento di stappare lo champagne”. Con questa immagine evocativa Adriana Kugler, membro del board della Federal Reserve, ha sintetizzato il dilemma che accompagna l’inizio del 2025 per la banca centrale statunitense. La questione cruciale? Procedere con decisione nel taglio dei tassi d’interesse per sostenere economia e occupazione o rallentare, considerate le recenti evidenze di un’inflazione ancora sopra la soglia di controllo.
A novembre l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è risalito al 2,4%, spingendo Kugler a ribadire che “l’inflazione non è ancora domata”. Una posizione condivisa anche da Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, che avverte: “Il nostro lavoro non è ancora finito”. Daly pone l’accento su un equilibrio delicato: la necessità di combattere l’inflazione persistente senza compromettere il mercato del lavoro, dove la disoccupazione è salita al 4,2%, o innescare una recessione in un contesto già caratterizzato da incertezze geopolitiche e politiche interne.

Fed divisa e tassi in bilico
La Fed si prepara alla prima riunione di politica monetaria dell’anno, fissata per il 28 e 29 gennaio. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha già raffreddato le aspettative, parlando di un massimo di due riduzioni dei tassi nel 2025, contro le quattro inizialmente previste. Thomas Barkin, della Fed di Richmond, ha definito l’outlook del 2025 “positivo” ma ha sottolineato che restano “rischi potenziali di inflazione in rialzo”.
Il mercato attende con ansia due appuntamenti chiave: i dati sul lavoro in uscita venerdì prossimo e i verbali dell’ultima riunione del 2024, previsti per mercoledì, quando Wall Street resterà chiusa in segno di lutto per la morte dell’ex presidente Jimmy Carter.

Bce sotto accusa: “Troppo lenta”
Sull’altra sponda dell’Atlantico, la Banca centrale europea, guidata da Christine Lagarde (nella foto), è al centro delle critiche. Un sondaggio del Financial Times rivela che il 46% degli economisti considera la Bce “troppo lenta” nel taglio dei tassi, ostacolando la ripresa di un’Eurozona stagnante, con una Germania già in recessione.
Le aspettative per il 2025 indicano almeno quattro o cinque riduzioni di 25 punti base ciascuna. Tuttavia, il ritmo rilassato della politica monetaria europea ha sollevato preoccupazioni sulla capacità della Bce di sostenere una crescita fragile in un contesto economico globale complesso.

Il futuro delle banche centrali
Tra la cautela della Fed e le esitazioni della Bce, il 2025 si apre con un clima di attesa. Gli occhi sono puntati sui dati economici e sulle decisioni delle banche centrali, il cui ruolo sarà cruciale per affrontare una delle fasi più incerte della recente storia economica.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 97 record
07/10/2025
Lagarde richiama Draghi: riforme ora, Mes da ratificare
Lagarde all’Europarlamento rilancia il piano Draghi: riforme, Mes e nuovi accordi. Bce pru...
07/10/2025
Istat: la spesa dei single è il 68% di quella delle coppie
Nel suo rapporto 2024 sulle spese per consumi delle famiglie, l’Istat rileva che chi vive ...
07/10/2025
Bce, Lagarde vede rischi più bilanciati e salari in raffreddamento
Bce, Christine Lagarde, inflazione eurozona, Pil area euro, salari, tassi Bce, wage tracke...
07/10/2025
Mercati in apnea tra Tokyo e Parigi, oro verso nuovi record
Asia mista con Tokyo ai massimi e yen debole, Parigi appesantita dalla crisi politica. Eur...
07/10/2025
Acciaio, l’Europa alza il muro: quote tagliate e dazi al 50%
L’UE vara la stretta sull’acciaio: import dimezzate e dazi al 50% oltre soglia per fermare...
07/10/2025
Pensioni, lo stop a metà costa caro: 170mila fuori
Blocco selettivo dei tre mesi per gli over 64 dal 2027, conti in salita. Taglio Irpef al 3...
Trovati 97 record
  • IFIS 720 sett 25
  • POSTE25 sett 720