La forza della filiera di Leonardo: come sostenere e trasformare la supply chain

 
Lo sviluppo di una filiera di qualità in grado di garantire la necessaria efficienza nelle forniture diventa un elemento di fondamentale valenza per la crescita di un grande gruppo internazionale come Leonardo, che opera in 150 Paesi nel mondo offrendo i propri prodotti e soluzioni. Qualche numero: la supply chain di Leonardo è composta da 11.000 aziende nel mondo che garantiscono il rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza delle forniture e collaborano attivamente nella gestione dei contratti. Si tratta di una filiera costituita sia dai player internazionali dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, sia da molte piccole e medie imprese (PMI), che con la loro specializzazione tecnologica contribuiscono alla realizzazione e al successo dei prodotti.

La forza della filiera di Leonardo: come sostenere e trasformare la supply chain

La percentuale di PMI sul totale dei fornitori nei quattro mercati domestici (Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Polonia) di Leonardo tocca l’87% dei 4.000 fornitori in Italia, il 72% in UK, il 60% negli Usa e l’82% in Polonia. Solo in Italia, Leonardo è fulcro di un ecosistema che occupa oltre 126 mila persone e genera 10,4 miliardi di euro di valore aggiunto con un valore degli acquisti di beni e servizi per oltre 4,5 miliardi nel 2021. La cura dei propri fornitori, unitamente all’importante presenza industriale di Leonardo - oggi sono 55 i principali siti in dodici Regioni - ha consentito lo sviluppo di filiere locali ad alta intensità di conoscenza e innovazione. Filiere che rappresentano un asset strategico per i territori di riferimento in termini di impatto economico, occupazionale e ancor di più per la qualità delle competenze sviluppate e il contenuto tecnologico dei prodotti e servizi realizzati.

Il programma LEAP per valorizzare la filiera

Oggi più che mai, in uno scenario macro caratterizzato da crescente incertezza e con l’impennata del prezzo dell’energia che potrebbe progressivamente indebolire il sistema industriale italiano, pesando negativamente soprattutto sulle performance delle PMI, la salvaguardia della propria filiera è un valore imprescindibile per Leonardo. L’azienda guidata da Alessandro Profumo ha, da anni, implementato una strategia per supportare la crescita sostenibile della filiera e lo sviluppo dei fornitori chiave che si articola in diverse azioni e progetti avviati attraverso il programma di sviluppo fornitori LEAP, acronimo di Leonardo Empowering Advanced Partnerships. Il programma, giunto al quarto anno di vita, intende creare le migliori condizioni per valorizzare le capacità ed eccellenza tecnologica dei partner, costruendo relazioni più solide e sostenibili per supportare la crescita delle PMI nell’ecosistema nazionale.

“Ad oggi, sono circa 200 i fornitori inizialmente valutati all’interno del programma LEAP per un percorso di partnership e per oltre 120 fornitori sono già stati attivati progetti di miglioramento e sviluppo”, spiega Giacinto Carullo, Chief Procurement & Supply Chain Officer di Leonardo (nella foto), “tra cui programmi mirati di formazione manageriale e tecnico-specialistica, accordi di partnership commerciale di lungo periodo, sviluppo di competenze e skills in predefinite aree, tra cui la trasformazione digitale”. Dai risultati di un recente studio condotto da un pool di ricercatori di prestigiose Università italiane, emerge come le imprese coinvolte nel LEAP abbiano, a partire dal 2018, migliorato la propria performance grazie al programma, sia in termini di dati di bilancio (vendite, profittabilità, investimenti in beni tangibili e intangibili) che in termini qualitativi (management, governance, innovazione) rispetto a fornitori aventi simili caratteristiche e non coinvolti nel programma. 

Valutare e analizzare le performance con il modello LEADS

“Inoltre, a partire dal 2020, abbiamo introdotto il nuovo modello LEADS (Leonardo Assessment and Development for Sustainability) di valutazione di aspetti e rischi di sostenibilità e di sviluppo dei fornitori chiave”, ricorda Carullo, “che si pone come obiettivo la crescita a 360 gradi dei partner di Leonardo su più componenti e con parametri misurabili nel tempo”. Dalle performance operative - puntualità e qualità - alle competenze tecniche e capacità industriali fino alla sostenibilità ESG. Con riferimento a quest’ultima direttrice, Leonardo, nel 2021, ha analizzato oltre 500 fornitori chiave, valutandone la maturità in cinque specifici ambiti - compliance, business health, social-environmental responsibility, innovation, managerial capabilities - e identificando i punti di forza e le aree di miglioramento della filiera. “Ciascun partecipante ha ricevuto la propria scheda di valutazione con una prima roadmap di sviluppo”, spiega il manager, “con l’assessment che rappresenta così il punto di partenza per costruire il percorso verso un nuovo concetto di eccellenza per un ecosistema integrato e sostenibile”.

Le 18 progettualità del Manifesto per la sostenibilità della supply chain di Leonardo

Sulla base dei risultati ottenuti, Leonardo ha pubblicato il Manifesto per la Sostenibilità della Supply Chain, che affronta tre tematiche principali, fortemente in linea con le direttrici di sviluppo dell’Italia. “Si tratta delle aree Trasformazione Digitale, Cyber Security e People & Planet, declinate in 18 progettualità concrete, con milestone progressive e misurabili, per sostenere ed accelerare la trasformazione della filiera di Leonardo e per essere più competitivi, innovativi e sostenibili insieme”, evidenzia Carullo. Nell’accompagnare le PMI nel complesso processo di trasformazione, Leonardo ha riconosciuto che il tema della cultura manageriale e delle competenze è centrale, per questo motivo ha lanciato uno specifico Progetto di formazione / awareness e supporto alla predisposizione di pianificazione e rendicontazione di sostenibilità che si sviluppa su tre livelli di azione.

Il primo riguarda la formazione di base tramite la realizzazione di video corsi coerenti con gli obiettivi del Manifesto e di un toolkit per supportare le PMI ad implementare un primo concreto piano di sostenibilità ed una prima rendicontazione non finanziaria. Per consentire l’erogazione gratuita dei corsi ad oltre 500 PMI italiane, è stata lanciata, a luglio 2022, una specifica piattaforma di e-Learning dedicata ai fornitori (vedi Box1). Il secondo prevede un programma di formazione manageriale per i fornitori, coerente con la formazione interna Leonardo, erogato gratuitamente attraverso l’utilizzo di fondi interprofessionali e/o finanziamenti pubblici, mentre il terzo livello presuppone la costruzione di workshop dedicati, con la partecipazione di esperti e leader industriali di mercato di soluzioni green.

“Attraverso iniziative attivate anche in collaborazione con stakeholder esterni e con un approccio di miglioramento continuo”, sottolinea Paolo Rostirolla, VP Supplier Sustainability & Development, “Leonardo intende garantire una maggiore puntualità, qualità e competitività delle forniture; riteniamo che la crescita qualitativa e dimensionale dei partner, agendo sullo sviluppo di competenze, sulla capacità di innovare e sulla solidità finanziaria, siano fattori necessari per aumentare la resilienza e la sostenibilità del business, consentendo ai nostri supplier di essere ancora più competitivi nei mercati internazionali”. In tal modo, “Leonardo sta svolgendo un ruolo di traino e acceleratore alla crescita delle PMI nell’ecosistema nazionale”, conclude Carullo, aiutando i fornitori a tradurre le intenzioni in piani di azioni concreti, affrontando la sfida della sostenibilità con una logica di project management.

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