Food&Beverage, la roadmap del futuro: quali evoluzioni e sfide per i prossimi anni

- di: Benedetta Brioschi (Responsabile scenario Food & Retail & Sustainability, The European House – Ambrosetti)
 
Il settore agroalimentare italiano si conferma anche nel 2020 un asset fondamentale per la competitività del Paese: 208,9 miliardi di Euro di fatturato realizzato, 46,1 miliardi di Euro di esportazioni (record storico), oltre 1,4 milioni di occupati coinvolti in 1,2 milioni di imprese. Non solo. Con 64,1 miliardi di Euro di Valore Aggiunto generato equivale a più del doppio della somma del settore aerospaziale di Francia, Germania e Regno Unito e tre volte il settore automotive di Francia e Spagna.


NUMERI CHIAVE DEL SETTORE AGROALIMENTARE IN ITALIA (VALORI ASSOLUTI 2020 E VAR. % VS. 2019)
FONTE: ELABORAZIONE THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI SU DATI ISTAT E FEDERALIMENTARE, 2021


Nonostante la fotografia di un settore in salute e in crescita, anche il Food&Beverage ha subito un impatto significativo a seguito della crisi COVID-19, registrando un calo del Valore Aggiunto pari a -1,8% rispetto al 2019 (le stime di The European House – Ambrosetti presentate a giugno 2020 avevano previsto questo calo con più di sei mesi di anticipo).
Partendo dalla fotografia di un settore dinamico e resiliente è stato deciso, insieme ai Partner della Community Food&Beverage di The European House - Ambrosetti1, di spostare la 5a edizione dell’iniziativa a Bormio: il modello Valtellina è un esempio positivo a livello nazionale in cui si è creato un legame virtuoso inscindibile tra ambiente, enogastronomia e turismo, che ha trainato la crescita sostenibile della filiera agroalimentare, con ricadute positive sul territorio ed i suoi abitanti.

È soprattutto intorno a questi valori che sono stati sviluppati i pilastri della 5a edizione del Forum Food&Beverage andato in onda a Bormio venerdì 4 e sabato 5 giugno 2021, che grazie ai contenuti del Rapporto “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni” e alle testimonianze dei Vertici della filiera agroalimentare italiana ed internazionale ha indagato la relazione tra alimentazione, sport e salute e benessere delle persone, analizzando il ruolo che la filiera agroalimentare può avere per la ripresa sostenibile dell’Italia dei prossimi anni.



NUMERO DI IMPRESE E CONTRIBUZIONE AI RICAVI DEL SETTORE PER CLASSE DI FATTURATO DEL SETTORE FOOD&BEVERAGE (VALORI % 2019)
FONTE: ELABORAZIONE THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI SU DATI AIDA BUREAU VAN DIJK, 2021


Durante il Forum di Bormio è stato sottolineato come, nonostante la fotografia di un settore in salute, permangano alcune criticità per la competitività futura, prima fra tutte la frammentazione del comparto. Dall’analisi dei bilanci di 19.941 imprese agroalimentari per un totale di oltre 2 milioni di osservazioni censite, il rapporto strategico di The European House – Ambrosetti ha evidenziato come una delle principali criticità del settore sia la sua elevata frammentazione. L’89,5% delle aziende del settore ha un fatturato inferiore ai 10 milioni di Euro (e contribuisce per il 15,2% ai ricavi del settore), mentre solo il 2,6% ha un fatturato superiore ai 50 milioni di Euro, con una contribuzione del 59,9% ai ricavi complessivi. Le evidenze contenute nel rapporto 2021 dimostrano come questo freno dimensionale generi ricadute negative sulla propensione agli investimenti, sulle performance di redditività e sull’autonomia finanziaria delle imprese del settore.


LE OTTO PRIORITÀ PER RILANCIARE LA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGROALIMENTARE
FONTE: ELABORAZIONE THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI, 2021


Per individuare le priorità per il settore agroalimentare di domani, The European House - Ambrosetti ha sottoposto una survey online ad un campione rappresentativo di imprese (20 miliardi di Euro di fatturato complessivo rappresentato, pari al 14% del totale). Le priorità evidenziate dalla business community per il rilancio del settore a livello nazionale e internazionale sono favorire la sburocratizzazione come premessa per sbloccare gli investimenti e le opportunità nel settore, rafforzare la dimensione media delle aziende del settore Food&Beverage per incrementare la competitività a livello internazionale, sostenere la crescita del Made in Italy attraverso la valorizzazione delle filiere nazionali e locali, combattere il fenomeno dell’Italian Sounding (ad oggi 100 miliardi di Euro di prodotti agroalimentari italiani nel mondo sono contraffatti), potenziare il «sistema Italia» per gestire i rischi regolatori in ambito UE che potrebbero penalizzare il Made in Italy, favorire l’innovazione, la managerializzazione e strategie di branding efficaci, anche attraverso la collaborazione con i retailer, adottare misure per il rilancio del comparto Ho.Re.Ca (i consumi «fuori casa» sono calati del -36,5% nel 2020 rispetto al 2019, riportando il Paese ai valori di 19 anni fa) e costruire campagne di sensibilizzazione per i cittadini per promuovere stili di vita sani e sostenibili.
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