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Assemblea Generali, Caltagirone frena l’attacco a Donnet ma presenta una sua lista

- di: Bruno Coletta
 
Assemblea Generali, Caltagirone frena l’attacco a Donnet ma presenta una sua lista

Il consiglio di amministrazione di Assicurazioni Generali si appresta a un rinnovo cruciale, con l’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone (foto) pronto a presentare una lista di cinque o sei nomi per rafforzare la sua influenza sulla governance della compagnia. La decisione arriva in un momento chiave per il gruppo triestino, che si prepara a comunicare risultati finanziari record per il 2024.

La strategia di Caltagirone

Dopo anni di tensioni con Mediobanca, azionista di riferimento di Generali, Caltagirone sceglie questa volta un approccio più cauto, evitando di proporre un proprio candidato alla presidenza o alla guida del gruppo. L’attuale amministratore delegato, Philippe Donnet, non sarà sfidato direttamente, una decisione che segna una netta differenza rispetto alla battaglia del 2022, quando l’imprenditore romano cercò, senza successo, di sostituirlo.
Al momento, il consiglio di amministrazione è composto da 13 membri, con una significativa rappresentanza femminile e una maggioranza di consiglieri indipendenti. La lista di Caltagirone, sostenuta da Delfin, punta a rafforzare la sua influenza senza destabilizzare la governance del gruppo, a differenza della strategia più aggressiva adottata in passato. Tra i nomi che potrebbero far parte della sua squadra ci sarebbero figure di alto profilo provenienti dai settori finanziario e assicurativo.

Il ruolo di Mediobanca e la sfida delle liste
Parallelamente, Mediobanca sta lavorando alla propria lista, che includerà molti degli attuali consiglieri, tra cui il presidente Andrea Sironi e l’amministratore delegato Philippe Donnet. Il rinnovo del consiglio sarà deciso dagli azionisti nella prossima assemblea, anticipata al 24 aprile rispetto alla data inizialmente prevista dell’8 maggio.
Un altro attore in gioco è Assogestioni, che potrebbe presentare una propria lista “corta”, con il possibile sostegno di Unicredit. Questo scenario aggiunge un ulteriore livello di complessità alla sfida per il controllo del cda.

Risultati finanziari in crescita
Mentre si delineano gli equilibri di governance, Generali si appresta a pubblicare i conti del 2024, che si preannunciano in forte crescita. Secondo il consensus degli analisti, i premi lordi del gruppo dovrebbero raggiungere i 94,2 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 82,5 miliardi del 2023, grazie anche all’integrazione di Liberty Seguros. Il risultato operativo è stimato a 7,2 miliardi di euro, rispetto ai 6,8 miliardi dell’anno precedente, mentre l’utile netto atteso si aggira intorno ai 3,8 miliardi di euro.
“La performance del gruppo continua a essere solida, grazie a una strategia ben definita e all’efficienza operativa”, ha dichiarato Philippe Donnet durante un incontro con gli analisti. La promessa del nuovo piano industriale è di distribuire 7,7 miliardi di euro agli azionisti nei prossimi tre anni, attraverso dividendi e buyback, superando i 5,5 miliardi già distribuiti con il precedente piano.

L’impatto su Banca Generali e le prospettive future
Anche Banca Generali, controllata del gruppo, ha registrato risultati record, con un utile netto di 431,2 milioni di euro nel 2024, in crescita del 32,2% rispetto all’anno precedente. Il consiglio di amministrazione ha quindi proposto un dividendo di 2,8 euro per azione, un segnale di fiducia nella solidità della banca e nelle prospettive di crescita.
Il contesto di consolidamento nel settore finanziario italiano rende questa fase particolarmente delicata per Generali. Mediobanca e Unicredit sono attori chiave nelle strategie future, e le mosse di Caltagirone potrebbero influenzare le alleanze nel settore bancario e assicurativo.
“La competizione per il controllo di Generali è un segnale della rilevanza strategica della compagnia nel panorama finanziario europeo”, ha commentato un analista di Morgan Stanley.

Verso l’assemblea: le sfide per il futuro
Con l’assemblea fissata per aprile, le prossime settimane saranno decisive per definire gli equilibri di potere all’interno del consiglio. Gli investitori guardano con attenzione all’esito del rinnovo, in un momento in cui Generali continua a registrare una crescita robusta e a rafforzare la propria posizione di leadership nel settore assicurativo.
L’attuale cda, guidato da Donnet, ha ottenuto risultati finanziari notevoli e garantito un ritorno significativo per gli azionisti. Tuttavia, la pressione esercitata da Caltagirone e Delfin suggerisce che la partita per la governance di Generali sia tutt’altro che chiusa. Il voto degli azionisti determinerà il futuro assetto del gruppo e, potenzialmente, anche le strategie industriali dei prossimi anni.


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