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Investing.com: gli investitori confidano in un 2023 al rialzo

- di: Stefano Di Giorgio
 
Investing.com: gli investitori confidano in un 2023 al rialzo
Si volta pagina rispetto al 2022, un anno notoriamente difficile per il mercato azionario globale, e si raccolgono le previsioni per l’anno che verrà, in quello che dagli esperti è definito outlook, ovvero previsione. A dare uno sguardo sul passato e fare pronostici per il futuro è Investing.com, la principale piattaforma sui mercati nel mondo, che ha svolto un sondaggio su circa 3300 investitori retail tra Italia (450), Spagna, Turchia, Brasile e Stati Uniti in merito alle loro sensazioni. Quello che è emerso è un generale sentimento positivo e di fiducia, contrariamente alle aspettative, nonostante l’anno appena concluso avrebbe portato chiunque ad alzare bandiera bianca. Eppure, commenta Jesse Cohen, Senior Analyst at Investing.com: “Una nuova generazione di investitori retail, entrata nel mercato al culmine della pandemia di coronavirus, è stata condizionata a comprare al ribasso, indipendentemente dalle condizioni di mercato, dai problemi di valutazione e dalle preoccupazioni macroeconomiche. Per molti versi, questo investitore è diventato una forza collettiva più potente dell'investitore professionale e semplicemente non si preoccupa delle stesse cose degli esperti”.

Mentre gli investitori istituzionali stanno progressivamente abbandonando le azioni, infatti, i portafogli degli investitori retail rimangono in gran parte composti proprio da azioni, come accade in Italia (78%), negli Stati Uniti (85%), in Brasile (74%), in Spagna (68%) e in Turchia (67%). Inoltre, nonostante gli investitori USA siano affaticati dal vedere i loro portafogli spesso colpiti (in Italia il 66% ha subito delle perdite), mantengono pur sempre una prospettiva fiduciosa rispetto all’anno venturo. Lanciata al termine del 2022, la survey ha evidenziato poi come 8 investitori italiani su 10 progettino investimenti per il 2023, mentre sono il 95% in Turchia, il 94% in Brasile e l’89% in Spagna. Un ottimismo riflesso anche nel fatto che più della metà dei rispondenti si aspetta la ripresa del bull market nei prossimi 12 mesi (in Italia lo dichiara il 59% degli intervistati).

Massima fiducia per i settori tech e renewable. Scetticismo sulle crypto

I settori che promettono meglio per l’anno appena cominciato, secondo gli esperti, sono il tech, che ha vissuto un 2022 particolarmente duro (le azioni di Intel sono crollate del 53% e il valore del NASDAQ è sceso di oltre un terzo) e l’energia rinnovabile, considerata da buona parte dei rispondenti come il campo a maggior potenziale. Per quanto riguarda le criptovalute, invece, gli investitori sono alla costante ricerca di stabilità dopo che in Italia il 19% ha ridotto i propri investimenti o li ha ritirati del tutto. Si pensi, inoltre, che il 25% degli italiani intervistati è investitore in criptovalute, mentre gli investitori americani hanno subìto un importante crollo in percentuale, dal 67% al 31%. A ciò si aggiunga che il 42% degli investitori retail in Italia si aspetta un crollo del valore della moneta virtuale, preannunciando come la golden era possa essere giunta al capolinea. Solo il 15%, infine, crede in un ritorno ai suoi massimi.

Commenta ancora Cohen: "L'aumento dei tassi di interesse e dei rendimenti obbligazionari ha pesato sulle criptovalute per la maggior parte dell'anno. Quando i tassi sono bassi è più probabile che gli investitori si buttino su asset sensibili al rischio. Tuttavia, quando i tassi iniziano a salire, gli investitori diventano molto più sensibili al rischio e questo è ciò che abbiamo visto nel mercato delle criptovalute".

E conclude: "Sebbene si preveda un'ulteriore volatilità del mercato anche all'inizio del 2023, le azioni sono pronte a mettere a segno un forte rimbalzo in presenza di segnali che indicano che l'inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, consentendo alle banche centrali di cambiare politica monetaria e iniziare a tagliare i tassi in risposta al rallentamento dell'economia. In effetti, i mercati azionari hanno un'esperienza consolidata di recupero di forti perdite e di rally verso nuovi record nel corso del tempo".
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