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Confcommercio e Confesercenti in coro: "Scenario preoccupante a causa dell'inflazione"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio e Confesercenti in coro: 'Scenario preoccupante a causa dell'inflazione'
La corsa dell'inflazione non accenna a fermarsi e i suoi effetti colpiscono inevitabilmente l'economia italiana: i dati Istat hanno rilevato, per luglio, un aumento della spesa che si accompagna però a un taglio dei consumi. 

Inflazione, Confcommercio e Confesercenti: "Scenario preoccupante"

Per il secondo mese consecutivo infatti, le vendite calano in volume salendo in valore: su base annuale, la spesa è a +4,2% ma gli acquisti in volume scendono dello 0,9%, con beni alimentari in forte sofferenza, per via del calo della domanda dovuto all'aumento dei pasti fuori casa per le riaperture lavorative.

Come spiegato da Confesercenti, a essere più colpite sono le attività minori, con una variazione della spesa nulla su base annuale ma con un calo del 5% per il volume di vendite (+2% per la grande distribuzione e +20,6% per l'e-commerce).

Sono le famiglie che però devono "fare più calcoli", per via di uno scenario futuro preoccupante, con l'avvicinarsi di autunno e inverno che si accompagna alla probabile impennata delle bollette energetiche. Scenario condiviso con Piccole e Medie Imprese di turismo e terziario, col rischio di messa fuori mercato per migliaia di attività.

L'Ufficio Studi Confcommercio ha commentato così la situazione: "La crescita congiunturale delle vendite di luglio non attenua le preoccupazioni sulla tenuta, nei prossimi mesi, della domanda delle famiglie. Il recupero a volume registrato nel confronto con giugno si associa, infatti, ad un ridimensionamento rispetto allo stesso mese del 2021. Pur considerando che questa evoluzione è stata determinata dall’alimentare, che sconta oltre all’effetto sostituzione con il ritorno ai consumi fuori casa anche l’impatto di un aumento molto consistente dei prezzi, non va trascurato il fatto che in molti casi i miglioramenti non si inseriscono in un trend di ripresa consolidato. In quest’ottica può essere valutato il recupero dell’abbigliamento e delle calzature che, nonostante un andamento positivo dei saldi, pagano nel complesso dei primi sette mesi dell’anno un ritardo dei volumi venduti rispetto allo stesso periodo del 2019 ancora prossimo al 10%".
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