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Lavoreremo con un robot o per un robot?

- di: Marta Giannoni
 
Lavoreremo con un robot o per un robot?
L’intelligenza artificiale ridisegna il lavoro: tra opportunità, rischi e nuove professioni, ecco cosa ci attende nel 2025.
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L’AI nel 2025: rivoluzione o minaccia?
Nel 2025 l’intelligenza artificiale (AI) non è più una promessa futuristica, ma una realtà tangibile che permea ogni aspetto del mondo del lavoro. Secondo il rapporto “The State of AI 2025” di McKinsey, l’AI generativa potrebbe automatizzare tra il 60% e il 70% delle attività lavorative, trasformando radicalmente processi e professioni.
In Italia, il report “Il Lavoro Bionico” evidenzia come l’adozione dell’AI stia già modificando le dinamiche aziendali, con un impatto significativo su produttività e creatività.
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Professioni in evoluzione: chi sale e chi scende
L’AI sta ridefinendo il panorama occupazionale. Mentre alcune professioni rischiano l’obsolescenza, ne emergono di nuove. Ad esempio, ruoli come il “Chief AI Officer” stanno diventando sempre più comuni nelle aziende, indicando una crescente necessità di integrare l’AI nelle strategie aziendali.
Tuttavia, non tutti i settori sono pronti per questa trasformazione. Secondo un’indagine di PMI.it, più del 10% dei lavoratori ha già visto l’AI sostituirsi alle mansioni umane, soprattutto laddove vi è carenza di competenze.
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Etica e regolamentazione: un equilibrio delicato
L’espansione dell’AI solleva importanti questioni etiche. Il 2 febbraio 2025 l’Unione Europea ha introdotto restrizioni su alcune pratiche basate sull’AI, vietando sistemi considerati una minaccia alla sicurezza e ai diritti delle persone.
Inoltre, il dibattito sull’etica dell’AI è al centro delle discussioni globali. Il Papa, nella sua enciclica del 1º gennaio 2024, ha sottolineato l’importanza di un’algoretica che guidi lo sviluppo dell’AI in modo etico e responsabile.
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Il futuro del lavoro: collaborazione uomo-macchina
Nonostante le sfide, l’AI offre anche opportunità significative. Secondo Antonio Cisternino dell’Università di Pisa, nel 2025 l’AI si consolida nei sistemi, evolvendo da innovazioni funzionali a modelli agentici proattivi, influenzando professioni e sollevando sfide etiche e formative.
In questo contesto, la collaborazione tra esseri umani e AI diventa fondamentale. L’AI può liberare i lavoratori da compiti ripetitivi, permettendo loro di concentrarsi su attività più creative e strategiche.
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Prepararsi al cambiamento
L’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del lavoro in modi profondi e spesso imprevedibili. Per affrontare questa rivoluzione, è essenziale investire in formazione, aggiornare le competenze e sviluppare una regolamentazione che garantisca un utilizzo etico e responsabile dell’AI.
Il futuro del lavoro non sarà dominato dalle macchine, ma sarà definito dalla nostra capacità di collaborare con esse.

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