Lusso in crescita: 2023 anno record, valore da 1.500 miliardi

- di: Barbara Bizzarri
 

Il mercato globale del lusso registra, a tre anni dalla pandemia, una crescita record dell'8-10% rispetto al 2022 e tocca la quota di 1.500 miliardi di euro come valore complessivo del comparto. La spesa dei consumatori per le esperienze, in particolare, è tornata ai massimi storici, trainata da una ripresa delle interazioni sociali e dei viaggi: è quanto emerge dal ventiduesimo Osservatorio Altagamma, che ha illustrato e commentato l’andamento positivo dell’anno in corso.

Lusso in crescita: 2023 anno record, valore da 1.500 miliardi

Nel 2023 cresce anche il mercato dei beni di lusso personali, con un giro d’affari stimato di circa €362 miliardi entro la fine dell'anno (+4% sul 2022 a tassi di cambio correnti). Restano le incertezze sull’ultimo trimestre, considerate le variabili relative alla fiducia dei consumatori, al momento fragile, alle tensioni macroeconomiche in Cina, al conflitto tra Israele e Gaza, gli scarsi segnali di ripresa negli Stati Uniti e, per l’Europa, un aumento dei tassi di interesse e un’inflazione ancora elevata, sebbene in progressiva normalizzazione. 

Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, ha presentato l'Altagamma Consensus 2024, realizzato con il supporto dei più importanti analisti finanziari, e dall’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2023, da cui si evince che gli elementi di incertezza del 2023, plasmeranno anche lo scenario 2024, stimato in una crescita delle marginalità delle imprese di circa +4% con un aumento stimato delle vendite principalmente a volume.

“Questo è un momento decisivo per il mercato e i vincitori si distingueranno per resilienza, rilevanza e rinnovamento: le basi della nuova equazione del lusso incentrato sul valore. Il mercato del lusso sta generando una crescita positiva per il 65-70% dei brand nel 2023, rispetto al 95% nel 2022. Per rimanere in gioco, sarà fondamentale che i player prendano decisioni coraggiose per conto dei propri clienti, sfruttando anche M&A strategiche per ridefinire i confini del settore. Questi saranno fattori fondanti della crescita futura”, hanno spiegato Claudia D'Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company ed autrici dello studio, da cui si rileva che in Europa i turisti internazionali compenseranno la più debole domanda interna e avranno un impatto positivo sul mercato.

I turisti cinesi, grazie allo sblocco dei visti e la ripresa completa dei viaggi, tornano nelle città europee, mentre è previsto il rallentamento della crescita in Usa a +2,5%, a causa degli effetti dell’inflazione e per le incertezze tradizionali dell’Election Year.

In America Latina si stima un +3% di crescita, con il Messico che beneficia delle esportazioni per il cambio favorevole. Prosegue la crescita positiva del Giappone (+6%), sotto la spinta della domanda locale e dei cinesi: è il Paese che più sa apprezzare i prodotti del lusso e registra anche una notevole spinta dall’aumento del flusso turistico. In Cina si stima una crescita dell’8%, più bassa rispetto agli anni scorsi, per una minore domanda della classe medio-alta che è più cauta nelle spese e per la minaccia “daigou”, ovvero l’acquisto dei beni di lusso su mercati esterni con rivendita sul mercato domestico a prezzi più bassi. Si confermano best in class degli acquisti e continuano nel loro trend positivo: gli accessori crescono del 6,5% per la pelletteria e con un 5% per le calzature. I prodotti entry price soffrono e la domanda è più debole per i prodotti aspirazionali.

Skin care, make up e profumi di nicchia trainano la cosmesi in crescita del 5% soprattutto negli Stati Uniti: tra i mercati con più potenziale per questa categoria di prodotto si segnala l’India. Per l’abbigliamento si stima una crescita del 4% con la ripresa di un abbigliamento meno casual: questa è la categoria che risente maggiormente della diminuzione della spesa dei consumatori che preferiscono acquistare lusso esperienziale, e potrebbe subire possibili impatti relativi ai cambiamenti climatici globali. Prosegue anche il trend positivo della gioielleria, con un +5,5%: il gioiello rimane un bene rifugio e di investimento. Stabile la crescita degli orologi (+3,5%), per cui la ricerca del pezzo unico consolida il rafforzamento del segmento specifico.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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