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Meloni: "Italia stabile e protagonista, avanti su migranti e automotive"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni: 'Italia stabile e protagonista, avanti su migranti e automotive'
Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo di giovedì 19 dicembre, presenta una visione chiara e articolata sulle priorità italiane e sul ruolo del Paese in Europa. Un discorso che tocca i temi chiave dell’agenda di governo: migranti, automotive, Ucraina e cooperazione internazionale, con un’attenzione particolare alla stabilità politica.

Meloni: "Italia stabile e protagonista, avanti su migranti e automotive"

Meloni rivendica con forza il protocollo Italia-Albania, definendolo un modello di gestione pragmatico: “Andiamo avanti nell’attuazione dell’accordo, nel pieno rispetto della legge italiana e delle norme europee”. Sul fronte dei rimpatri, il premier chiede un cambio di passo all’UE: “Occorre rivedere il concetto di Paese di origine sicura e accelerare sulla direttiva rimpatri. È inaccettabile che decisioni giudiziarie rischino di bloccare il sistema, con conseguenze negative per tutti gli Stati membri”.

Automotive: stop alle multe e neutralità tecnologica

L’intervento si scalda sulla crisi del settore automotive, con Meloni che mette in guardia contro le politiche europee “ideologiche” legate alla decarbonizzazione: “Si è imposto un modello unicamente basato sull’elettrico. Se questa strada non cambia, l’intero settore collasserà”.

La premier annuncia una richiesta chiara all’Europa: “Chiediamo la sospensione delle multe per le aziende costruttrici, perché stanno già portando alla chiusura di molti stabilimenti”. L’obiettivo, per Meloni, è aprire un nuovo capitolo improntato alla neutralità tecnologica: “Dobbiamo allentare i vincoli e rendere utilizzabili tutte le tecnologie disponibili per ridurre le sostanze inquinanti. Solo così possiamo garantire una transizione sostenibile senza sacrificare i posti di lavoro e la competitività del settore”.

Ucraina: sostegno e sicurezza energetica

Sul fronte internazionale, la premier ribadisce il fermo sostegno all’Ucraina: “La fine della guerra deve basarsi su una pace giusta, complessiva e duratura, fondata sui valori della Carta ONU”. Meloni ricorda il recente accordo raggiunto in sede G7: “Abbiamo messo a disposizione di Kiev una linea di credito. È stato un lavoro estremamente complesso, ma il risultato è stato importante e rappresenta un successo della presidenza italiana del G7”.

La situazione in Ucraina, però, desta ancora profonda preoccupazione, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno: “La sistematica azione russa contro le infrastrutture energetiche ucraine è allarmante. Siamo impegnati a garantire la sicurezza di queste strutture, incluse le centrali nucleari”. La premier conferma che l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina, politicamente e concretamente: “Finora il nostro impegno è stato fermo e coerente, e continueremo su questa strada”.

Piano Mattei: l’Africa come priorità strategica

Meloni dedica ampio spazio al Piano Mattei, definito un modello di cooperazione tra UE e Africa: “Il nostro piano è già in fase avanzata e continua a raccogliere interesse. È un’iniziativa strategica, non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa”. La premier insiste sull’importanza di un nuovo partenariato con i Paesi africani, capace di affrontare le cause profonde delle migrazioni e di promuovere uno sviluppo reciproco e duraturo.

Riconoscimento a Fitto e compattezza del governo

A chiusura del discorso, Meloni ribadisce il valore della stabilità politica, attribuendo alla compattezza della maggioranza un ruolo fondamentale: “La nostra straordinaria stabilità è un capitale che possiamo giocare a livello europeo”.

Un lungo applauso in Aula tributa il ministro Raffaele Fitto, con Meloni che rinnova la sua stima: “Ha raccolto un’eredità complessa e sta svolgendo un lavoro di altissimo profilo. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro”.

Un’Italia protagonista in Europa


Meloni chiude con una visione ambiziosa e pragmatica: “Siamo qui per difendere l’interesse nazionale, costruendo un’Europa più concreta e meno ideologica. L’Italia è pronta a giocare un ruolo da protagonista”. Un discorso che tiene insieme politica interna, visione strategica europea e leadership internazionale, con l’obiettivo di rafforzare la centralità dell’Italia nello scacchiere europeo e globale.
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