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Meloni prepara il vertice a Washington: la proposta italiana per i dazi è “zero per zero”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni prepara il vertice a Washington: la proposta italiana per i dazi è “zero per zero”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà il prossimo 17 aprile a Washington per un incontro ad alta intensità strategica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In vista del vertice, l’Italia si fa portavoce di una proposta innovativa all’interno del quadro europeo: la cosiddetta formula “zero per zero” sui dazi, ovvero l’eliminazione reciproca delle barriere commerciali tra alleati, a fronte di una strategia condivisa contro pratiche ritenute sleali da parte di Paesi terzi, come la Cina. La proposta sarà illustrata al capo della Casa Bianca durante un faccia a faccia che si preannuncia decisivo, sia per i rapporti transatlantici sia per le politiche commerciali comuni.

Meloni prepara il vertice a Washington: la proposta italiana per i dazi è “zero per zero”

Meloni ha anticipato le sue intenzioni politiche durante un incontro con le categorie produttive italiane, tenutosi ieri in vista del viaggio negli Stati Uniti. Il messaggio lanciato è stato chiaro: “Dobbiamo essere compatti come Unione europea e trovare una strategia comune. L’Italia è pronta a fare la sua parte, anche proponendo soluzioni nuove, come la formula zero per zero”. Durante la riunione, la premier ha ricordato che sono disponibili 25 miliardi di euro derivanti dal Pnrr e dai fondi di coesione, destinati a rafforzare la competitività delle imprese italiane. Un messaggio che vuole rassicurare l’apparato produttivo nazionale in un momento di crescente incertezza globale.

Le preoccupazioni per l’effetto dazi sul PIL italiano

Mentre si prepara l’agenda diplomatica, si intensificano le analisi economiche sugli effetti delle tensioni commerciali sul PIL italiano. Secondo fonti governative, il Documento di economia e finanza (Def) atteso nei prossimi giorni potrebbe contenere una revisione al ribasso delle stime di crescita, proprio a causa del contesto internazionale e dell’inasprimento dei dazi tra Stati Uniti e Cina. L’Italia, che ha nell’export uno dei motori fondamentali del proprio sistema economico, teme un effetto domino sulle filiere produttive, in particolare quelle legate alla meccanica, all’automotive e all’agroalimentare.

L’equilibrio tra atlantismo e autonomia strategica europea

La missione a Washington si inserisce in un delicato gioco di equilibri tra l’atlantismo dichiarato del governo Meloni e la volontà di mantenere una certa autonomia strategica in sede europea. La presidente del Consiglio intende ribadire il legame solido tra Italia e Stati Uniti, ma anche chiedere che l’Unione europea si presenti con una linea comune e coerente, evitando frammentazioni che indebolirebbero la posizione del blocco nei negoziati commerciali. La proposta “zero per zero” è concepita come una risposta bilanciata: apertura nei confronti degli alleati storici, ma fermezza rispetto a chi non rispetta le regole del commercio internazionale.

Il ruolo centrale dell’Italia nel rilancio industriale europeo


L’Italia vuole inoltre porsi come attore chiave nel rilancio industriale del Vecchio Continente. L’incontro con le imprese ha fatto emergere l’urgenza di accelerare sugli investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. I fondi europei disponibili rappresentano una leva fondamentale per potenziare la capacità produttiva, ma serve una regia politica forte e un’azione diplomatica che tuteli le imprese italiane sui mercati internazionali. Il viaggio negli Stati Uniti servirà anche a esplorare nuove opportunità di collaborazione tecnologica e industriale tra le due sponde dell’Atlantico.

La cornice politica di un viaggio cruciale per il governo Meloni

Il viaggio della presidente del Consiglio a Washington assume anche una valenza politica interna. È la prima visita ufficiale da quando Trump è tornato alla presidenza, e si colloca in un momento in cui il governo italiano punta a rafforzare il proprio profilo internazionale. Il confronto con il nuovo inquilino della Casa Bianca permetterà a Meloni di posizionarsi come interlocutore credibile sul piano globale, mantenendo al tempo stesso il dialogo con Bruxelles su un fronte che rischia di diventare esplosivo. Nei prossimi giorni, il dossier dazi sarà oggetto di ulteriori riunioni tecniche in sede europea, ma sarà la bilaterale italo-americana a segnare la direzione politica.
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