Milano in festa con auto e banche; UniCredit vola e il mercato guarda a Brexit, Euro e materie prime.
Milano e le borse europee
Piazza Affari brilla, trascinata dal settore auto e dai colossi bancari. Il FTSE MIB chiude in rialzo +1,4% attorno a 40 724 punti, trainato dal comparto bancario e dall’ottimismo legato all’accordo commerciale Usa‑Giappone. Francoforte avanza dello 0,6%, Londra +0,5%, Parigi +1,1%.
Titoli migliori e peggiori
Mib – Blue Chip
- Stellantis: +6,8%
- Iveco: +5,5%
- UniCredit: +3,7% grazie a risultati record
- Interpump: +3,6%
Migliori – Mid Cap
- Ariston Holding: +6,1%
- Anima Holding: +5,6%
- Piaggio: +3,9%
- D’Amico: +3,5%
Star
Andamento simile al Mid Cap, con performance intorno all’1%.
Lagging
- STM: −3,5%
- Banco BPM: −2,6%
- Terna: −1,1%
- A2A: −0,9%
- ERG: −1,1% (Mid Cap)
- Alerion: −0,9%
- TXT E-solutions: −0,9%
- Moltiply Group: −0,8%
Wall Street alle 17:40 ora italiana
New York scambia in rialzo:
- Dow Jones: +0,5%
- S&P 500: +0,4%
- Nasdaq: +0,03% (in recupero, nonostante attesa per i bilanci di Alphabet e Tesla)
Cambio euro/dollaro, oro, materie prime
EUR/USD stabile sui 1,174 e in lieve calo (−0,12%) intraday. Il trend a breve mostra ancora spazio per una spinta verso 1,18 prima di una possibile correzione.
Oro: scambia a circa 3 428 $/oncia, con trend leggermente rialzista intraday e target tra 3 450 e 3 500 $.
Petrolio (WTI): circa 64,9 $/barile, in leggera flessione ma stabile nelle ultime sedute.
Gas naturale: andamento stabile, ma con pressioni al rialzo per timori sugli approvvigionamenti.
Spread e mercato obbligazionario
Spread BTP‑Bund in lieve discesa a +84 pb; BTP decennale rende 3,37%.
UniCredit: risultati e strategia
UniCredit ha chiuso un secondo trimestre da record: utile netto €2,9 mld (esclusi one‑off), €3,3 mld incluso; ricavi core €5,9 mld.
La guidance 2025 è stata rivista: profitto atteso a €10,5 mld (da oltre 9,3 mld).
La banca distribuirà almeno €30 mld tra dividendi e buy‑back tra 2025 e 2027, incluso un buy‑back da €3,6 mld che scatterà “appena fattibile”.
Il CEO Andrea Orcel ha spiegato l’abbandono della candidatura per Banco BPM, definendola “un drag troppo pesante” a causa dell’intervento governativo italiano. Il tribunale ha annullato alcuni vincoli di golden power, ma imposto la piena uscita dalla Russia. La sospensione dell’offerta è stata prorogata fino al 21 agosto.
Contesto macro e scenari
L’accordo USA‑Giappone, con dazi al 15%, ha generato un’ondata di ottimismo globale: Europa, Asia e Usa rispondono con rialzi sui mercati azionari.
Lo Stoxx 600 è salito dell’8,3% da inizio anno, superando lo S&P 500 (+7,5%).
La BCE potrebbe optare per una pausa nel ciclo di tagli dei tassi (deposit rate ~2%) con attenzione allo sviluppo delle relazioni commerciali UE–USA.
Commenti del mercato
“Gli accordi commerciali con gli Stati Uniti sono cruciali per il sentiment del mercato… con grafici ai massimi servono utili solidi” – Simon Wiersma, ING