Mps e Mediobanca tirano il Mib; gas TTF sui 33 €, spread sotto 85. Alle 17:40 S&P 500 piatto: focus su Ppi domani e Cpi giovedì, Bce giovedì, Fed la prossima settimana.
Milano ha marciato in testa al Vecchio Continente mentre il resto d’Europa ha proceduto con prudenza. La giornata si è mossa su un filo preciso: oro ai massimi storici, petrolio in recupero, euro forte sul dollaro e spread Btp-Bund in area 84-85 punti. Wall Street, alle 17:40 italiane, è sostanzialmente invariata: il mercato aspetta i prezzi alla produzione di domani e l’inflazione Usa di giovedì, poi la Bce e infine la Fed.
Milano avanti su banche ed energia
Piazza Affari ha allungato grazie al volano bancario e a qualche spunto nell’energia. Sul FTSE MIB i migliori di giornata sono stati Banca Mps (circa +6,3%) e Mediobanca (circa +6,0%), seguite da Banca Popolare di Sondrio (+3,1%), Saipem (+2,4%) e Bper (+2,2%). In coda Campari (-2,6%), Interpump (-1,6%), STMicroelectronics (-1,5%), Amplifon (-0,9%) e Snam (-0,5%).
Mid cap e small cap, chi sale e chi scende
Nel paniere Mid Cap si sono distinti MFE A (+4,93%), MFE B (+4,64%), Caltagirone SpA (+4,59%) e Comer Industries (+2,80%). I più forti ribassi hanno colpito Pharmanutra (-5,41%), Danieli (-2,27%), CIR (-1,29%) e Fincantieri (-1,20%).
Europa in ordine sparso
In Europa giornata mista: Francoforte in lieve calo, Parigi positiva di frazioni, Londra poco sopra la parità, Madrid marginale. Il tono di fondo resta improntato alla cautela, con lo Stoxx 600 laterale dopo i rialzi di inizio settimana.
Valute e materie prime
L’euro/dollaro oscilla in area 1,172-1,175, sostenuto dalle attese di taglio dei tassi Usa; la sterlina recupera verso 1,358 mentre l’euro/sterlina è poco mosso.
L’oro aggiorna i massimi storici con lo spot in area 3.650-3.660 $/oncia, complice dollaro più debole e rendimenti in flessione. Il petrolio rimbalza: Brent intorno a 67 $/barile e WTI in area 63,4 $/barile, sullo sfondo delle discussioni Opec+ sull’allentamento graduale dei tagli volontari. Il gas europeo resta contenuto con il TTF olandese attorno a 32-33 €/MWh.
Spread in restringimento
Il differenziale Btp-Bund a 10 anni resta sotto 85 punti con il Btp decennale attorno al 3,5%: segnale di mercato obbligazionario stabile in attesa della Bce.
Wall street alle 17:40
Quando in Italia sono le 17:40, lo S&P 500 è sostanzialmente piatto, con Dow e Nasdaq intorno alla parità: gli operatori non si sbilanciano prima dei dati sui prezzi alla produzione e al consumo.
La chiave di lettura
Il quadro è netto: oro sui massimi e dollaro più debole raccontano un mercato che pretende un segnale dalle banche centrali. In Europa l’azionario evita strappi in vista della Bce e delle nuove stime, mentre a Milano le banche restano il perno del rimbalzo. Con il petrolio in recupero e il gas sotto controllo, l’elemento di sorpresa – in positivo o in negativo – arriverà dai numeri Usa: prima i prezzi alla produzione, poi l’inflazione al consumo. Solo dopo si potrà misurare la portata delle mosse di Francoforte e della Fed.