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Micronorme in manovra: musei di pizza, vino, olio e oratori

- di: Bruno Legni
 
Micronorme in manovra: musei di pizza, vino, olio e oratori
Micronorme in manovra: musei di pizza, vino, olio e oratori
In manovra per i parlamentari un tesoretto da 300 milioni.

(Foto: L’aula della Camera dei deputati).

Un museo della pizza a Napoli, uno del vino a Verona e uno dell’olio nel Gargano, fondi agli oratori, detrazioni per il restauro di tombe e sepolcri, aiuti per le spese veterinarie degli animali d’affezione, ma anche fondi per Matera capitale mediterranea della cultura e del dialogo, per il festival Umbria Jazz e per il cammino di San Francesco.

Nei quasi seimila emendamenti alla manovra, insieme ai grandi temi, i senatori hanno presentato come ogni anno una miriade di richieste di microfinanziamenti legati ai territori. Molte non rientreranno nel pacchetto dei cosiddetti segnalati, su cui martedì la maggioranza e l’opposizione faranno il punto, ma una parte sopravviverà.

Le risorse potrebbero arrivare, così come lo scorso anno, dal tesoretto a disposizione delle modifiche parlamentari da 100 milioni l’anno per tre anni ma – almeno nelle proposte – spesso sono invece a carico dei fondi dei ministeri.

Musei iconici per pizza, vino e olio

È la Lega, con il presidente della commissione Finanze del Senato Massimo Garavaglia, a firmare l’emendamento che chiede di far nascere tre musei “iconici del patrimonio turistico e culturale nazionale” dedicati al vino, alla pizza e all’olio. In tutto, il costo viene valutato in 6 milioni di euro nel 2026.

Scala, orchestre e grandi eventi culturali

Cinque milioni per il 2028 sono invece i fondi necessari – sempre secondo la Lega – per l’anniversario del Teatro della Scala di Milano.

Un milione all’anno servirebbe poi per dare sostegno alla Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli: a chiederlo sono sia la Lega sia il Partito democratico.

Fratelli d’Italia punta invece su Umbria Jazz (150mila euro per il 2026) e sulla Fondazione Museo di fotografia contemporanea (un altro milione).

Detrazioni per tombe, sepolcri e nuovi poli culturali

Tra gli emendamenti di Forza Italia spicca la richiesta di detrazioni al 36% per interventi di restauro e ristrutturazione di tombe, cappelle e sepolcri.

Un emendamento a firma Claudio Lotito vuole creare un “Nuovo polo culturale Dante e Beatrice” con 500.000 euro.

Cammini, ceramica e cultura terapeutica

Da Fratelli d’Italia arriva la richiesta di 30mila euro all’anno in più per il ministero del Turismo, in modo che possa partecipare all’Associazione nazionale “Vie e Cammini di San Francesco”.

Sempre targata FdI è la proposta di un contributo, per un milione all’anno, in favore dell’Associazione italiana città della ceramica.

E ancora, il partito della premier vorrebbe stanziare 8 milioni all’anno per un “fondo cultura terapeutica e cura sociale” a sostegno di chi lavora nello spettacolo.

Archivi, memoria democratica e fondi per la storia

Il Partito democratico, con il senatore Antonio Nicita, chiede infine centomila euro all’anno per “sostenere e salvaguardare l’attività della Fondazione archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico di Roma”.

Il Movimento 5 Stelle, con il senatore Luca Pirondini, vorrebbe valorizzare la memoria di quanti hanno “dato la loro opera per la rinascita democratica del nostro Paese” attraverso un fondo da un milione di euro per il 2026.

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