Il Covid-19 cambia il calcio, Ceferin: "Il FPF cambierà, possibile luxury tax"

 

Fra i tantissimi settori entrati in crisi per via della pandemia che ha scosso il mondo nel 2020 c'è anche lo sport, che nel primo quarto di quest'anno ha dovuto necessariamente fermarsi per ovvie ragioni legate all'emergenza Coronavirus. Ma lentamente tutte le federazioni più importanti del globo stanno lavorando per un ritorno alle competizioni nelle condizioni di massima sicurezza possibile, compreso il calcio.

Lo scorso fine settimana ha visto la ripartenza del campionato tedesco (con precauzioni e naturalmente senza tifosi presenti negli stadi) e le altre leghe europee che non hanno già sentenziato la fine dei rispettivi tornei come accaduto in Olanda, Belgio e Francia faranno di tutto per completare le stagioni in corso. Intanto però la crisi ha portato a profonde riflessioni sulla struttura stessa del calcio in Europa come sottolineato da Aleksander Ceferin.

Il presidente UEFA ha parlato in una lunga intervista al The Guardian e fra i tanti temi toccati c'è stato anche quello del Fair Play Finanziario, strumento introdotto poco più di un decennio fa che spinge le società a puntare sull'auto-finanziamento: "I paletti sono ancora in vigore e chiunque li violi sarà sanzionato come sempre. Naturalmente però siamo sempre alla ricerca di miglioramenti e in tempi come questi potremmo doverci adattare".

I vincoli imposti dal FPF sono stati molto discussi in questi anni e solo pochi mesi fa è arrivata una pesante sanzione per i campioni d'Inghilterra del Manchester City, esclusi per due anni dalle competizioni continentali e costretti a pagare una multa salatissima (tutto in attesa dell'esito del ricorso a inizio giugno). Queste regole però potrebbero presto cambiare per favorire il cosiddetto "equilibrio competitivo" in giro per l'Europa: "Abbiamo tante idee per modernizzare, stiamo anche pensando all'introduzione di una specie di luxury tax. Credetemi quando vi dico che non abbiamo mai smesso di lavorare per migliorarci, ora dobbiamo guidare la nave in questi tempi difficili e appena si sarà tutto sistemato riprenderemo a pensare al futuro".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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