Gamenet Group - Bene il primo trimestre 2020

 

Il Gruppo Gamenet, uno dei maggiori operatori nel settore dei giochi regolamentati in Italia in termini di ricavi, tenuto conto degli effetti dell’emergenza sanitaria da Covid-19, tra cui il lockdown, chiude bene il primo trimestre del 2020, con un risultato che vede l’Ebitda salire a 43,26 milioni di euro, rispetto a 38,33 milioni dei primi tre mesi 2019. Quanto all’utile ante imposte, aumenta a quota 11,8 milioni di euro dai 4,3 milioni registrati nel primo trimestre 2019, con un incremento di 7,5 milioni.

Per quanto concerne l’utile netto, cresce a 11,37 milioni dai precedenti 2,32 milioni. L’indebitamento finanziario netto si riduce, passando da 406,7 a 358,2 milioni di euro. Ovviamente, visto il lockdown, i ricavi complessivi del Gruppo calano del 17,8% (a 136,3 milioni di euro rispetto ai 178,1 milioni dello stesso trimestre 2019), ma i costi – soprattutto quelli per servizi – sono scesi in misura maggiore e ciò, insieme ad atri fattori meno rilevanti (come ad esempio l’aumento della voce ‘altri ricavi e proventi’), porta a un incremento significativo dell’utile. I driver dei ricavi trimestrali vedono un andamento assai differenziato, con asset operativi colpiti dal lockdown di marzo e altri – legati all’online - che invece hanno ricevuto una forte spinta.

Il Gruppo guidato dall'amministratore delegato Guglielmo Angelozzi (nella foto), infatti, presenta un’ampia e diversificata offerta di prodotti di gioco in multi-concessione in cinque differenti settori operativi:
 - (A) concessionario di amusement with prize machines (Awp);
 - (B) concessionario di video lottery terminals (Vlt);
 - (C) concessionario di scommesse sportive e giochi su rete fisica (Betting retail);
 - (D) concessionario di scommesse sportive e giochi online (Online); (E) gestore di sale da gioco e di Awp di proprietà (Retail & Street Operations).

In tale quadro va evidenziata la spinta impressa al Gruppo con l’acquisizione, nel 2018, del 100% di GoldBet (consolidata nel perimetro Gamenet dal 31 ottobre 2018), che consente a Gamenet di assumere una posizione di guida in Italia nel settore dei giochi in multi-concessione, in particolare nel settore delle scommesse sportive, e di aumentare in maniera significativa il grado di diversificazione del portafoglio prodotti e la profittabilità, a livello di Ebitda, Ebit e risultato netto.

Nel dettaglio, il segmento Betting retail subisce l’impatto del lockdown, con i ricavi del primo trimestre che scendono del 20,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (passando da 450,7 milioni di euro del 31 marzo 2019 a 358,5 milioni al 31 marzo 2020), ma la raccolta del segmento on-line cresce del 21,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando da 388 milioni di euro del 31 marzo 2019 a 471 milioni al 31 marzo 2020. Da rilevare che la sospensione delle competizioni sportive a seguito dell’emanazione dei decreti da parte del Governo ha comportato un freno anche nel settore delle scommesse sportive online che comunque registra, nel suo complesso, una crescita della raccolta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Quanto al segmento Awp, il lockdown si fa sentire in maniera significativa, con la raccolta trimestrale 2020 che si attesta a 485 milioni di euro rispetto ai 662,1 milioni del primo trimestre 2019. Ciò vale ancora di più per le attività Vlt, in cui la raccolta scende da 839,2 milioni del primo trimestre 2019 a 397 milioni dello stesso trimestre 2020. Per quanto concerne il segmento Retail & Street Operations, la raccolta trimestrale è passata da 93 milioni del 2019 a 61,8 milioni del 2020, con un decremento del 33,5% (decremento legato ai medesimi fattori, analizzati in precedenza, in relazione all’evoluzione della raccolta dei segmenti Awp e Vlt). Sul fronte dei costi, quelli per servizi scendono del 25,6%, passando da 130,3 a 96,9 milioni di euro, e quelli per il personale calano del 16,2%, da 9,9 a 8,3 milioni.

Un Gruppo, Gamenet, che aveva chiuso molto bene il bilancio 2019, con una raccolta pari a 9,472 miliardi di euro, ricavi a 738,1 milioni (+14,2% sul 2018), Ebitda 164,6 milioni (+57,2%), margine sull’Ebitda al 22,3% (rispetto al precedente 16,2%). Dati, nel complesso, che mostrano un Gruppo con un trend di fondo in buona crescita e una notevole capacità di resilienza di fronte a shock improvvisi come quello della pandemia da Covid-19. Un Gruppo che, nel 2019, ha visto il passaggio della proprietà a Gamma Bidco S.p.A., società che fa capo ad Apollo Global Management, e che vanta 1,8 miliardi di ‘bet’ consuntivati al 31 marzo 2020 con una rete di circa 1.732 diritti scommesse, 8.570 diritti Vlt, 29.853 Noe Awp (e 11.654 AWwp di proprietà) ed un network di circa 7.964 punti vendita operativi, di cui 64 in gestione diretta.

Negli ultimi anni, il Gruppo ha perseguito una strategia di integrazione verticale (da una parte attraverso la gestione diretta di sale da gioco, dall’altra attraverso la gestione diretta di Awp di proprietà realizzata acquisendo società operanti nel settore Street Operations), sia una strategia cosiddetta di ‘distribution insourcing’ (volta sempre all’acquisizione di Awp di proprietà, ma internalizzando solo parte delle attività svolte dalla filiera).

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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