“Rinnoviamo il nostro impegno dolce e gioioso nel portare Gesù Cristo, nostra speranza, fino ai confini della terra.” Con queste parole, Papa Leone XIV ha lanciato un accorato appello in vista della Giornata Missionaria Mondiale, che il prossimo anno celebrerà il centenario della sua istituzione. In un videomessaggio diffuso dal Vaticano, il pontefice invita tutte le parrocchie cattoliche del mondo a unirsi in preghiera e solidarietà per sostenere i missionari che operano “negli angoli più remoti della terra”.
Papa Leone XIV: “Siate missionari di speranza tra i popoli”
“Le vostre preghiere e il vostro aiuto servono a diffondere il Vangelo, sostenere programmi pastorali e di catechesi, costruire nuove chiese e rispondere ai bisogni sanitari ed educativi dei nostri fratelli e sorelle nei territori di missione,” ha detto il Papa, sottolineando il valore concreto della partecipazione alla Giornata Missionaria.
Il pontefice ha ricordato come questa ricorrenza, che coinvolge l’intera comunità ecclesiale, rappresenti un momento di comunione globale: “È un’occasione privilegiata in cui tutta la Chiesa si unisce in preghiera per i missionari e per la fecondità del loro lavoro apostolico.”
Il ricordo del Perù e la forza della missione
Papa Leone XIV ha voluto rievocare anche la propria esperienza missionaria in Perù, dove trascorse molti anni del suo ministero come sacerdote e poi come vescovo. “Ho visto con i miei occhi – ha raccontato – come la fede, la preghiera e la generosità dimostrate in questa Giornata possano cambiare intere comunità.”
Un ricordo che si intreccia con il senso profondo della sua visione pastorale: la missione come incontro, servizio e testimonianza di speranza. “Il missionario non porta solo parole, ma porta la vicinanza di Dio, la consolazione e la possibilità di una vita nuova,” ha aggiunto il Papa, invitando i fedeli a sentirsi parte di questa grande rete di solidarietà spirituale e umana.
Le Pontificie Opere Missionarie e il ruolo del Dicastero per l’Evangelizzazione
Già lo scorso 22 maggio, durante l’assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie, il Santo Padre aveva espresso la sua gratitudine per il lavoro svolto dalle istituzioni che, per conto del Dicastero per l’Evangelizzazione, sostengono la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.
In quell’occasione, Leone XIV aveva definito il loro servizio “indispensabile alla missione della Chiesa”, evidenziando come l’impegno dei missionari resti un pilastro vitale dell’azione pastorale universale. “Ogni missionario è un segno vivente dell’amore di Cristo per i poveri e per chi ancora non conosce il Vangelo,” aveva sottolineato.
“Missionari di speranza tra i popoli”
Nel suo nuovo messaggio, il Papa richiama anche il motto della Giornata Missionaria Mondiale, “Missionari di speranza tra i popoli”, scelto originariamente da Papa Francesco. È un invito a ciascun battezzato a riscoprire la propria vocazione missionaria, non solo nei luoghi lontani, ma nella vita quotidiana.
“La chiamata battesimale ci fa tutti missionari,” ricorda Leone XIV. “Essere missionari oggi significa portare la speranza dove prevale la paura, la fraternità dove regna la divisione, la luce dove c’è oscurità.”
Un invito alla responsabilità e alla gioia
Il messaggio si chiude con un tono di gratitudine e incoraggiamento: “Grazie, grazie per tutto quello che farete per aiutarmi ad aiutare i missionari in ogni parte del mondo. Rinnoviamo insieme il nostro entusiasmo per la missione, perché ogni uomo e ogni donna possano incontrare la tenerezza di Cristo.”
Con questo appello, il Papa riafferma la dimensione universale della Chiesa e il legame profondo tra fede, solidarietà e responsabilità evangelica. In un mondo attraversato da guerre, disuguaglianze e solitudini, la Giornata Missionaria Mondiale torna a essere un momento di unità e di speranza, un ponte tra le comunità cristiane del Nord e del Sud del pianeta, tra chi dona e chi riceve, nella certezza che ogni gesto, anche il più piccolo, può contribuire a cambiare il mondo.