Cdu tiene ma l’AfD esplode; flessioni per Spd e Verdi, giovani resistono a estrema destra.
(Foto: Alice Weidel. co-presidente di AfD).
Le elezioni comunali del 14 settembre 2025 in Nord Reno-Vestfalia (NRW), il Land più popoloso della Germania, non sono state «solo» elezioni locali. Sono diventate un indicatore cruciale per misurare la salute politica del Paese, le tensioni dentro la coalizione federale, e soprattutto la forza crescente dell’estrema destra incarnata da Alternative für Deutschland (AfD). Vediamo cosa è successo, come, e cosa potrebbe succedere adesso.
Risultati essenziali: chi sale, chi scende
La Cdu, guidata da Hendrik Wüst nel Land e con al vertice nazionale Friedrich Merz, si conferma prima forza in NRW con circa 34-35% dei voti, sostanzialmente stabile rispetto al 2020, con una lieve flessione di poco meno dello 0,5%.
L’AfD emerge come la grande vincitrice: raggiunge circa il 16-16,5% dei voti, più che triplicando il risultato di cinque anni fa.
La Spd continua la discesa: scende a circa 22-22,5%, sotto la performance del 2020.
I Verdi registrano perdite robuste (nell’ordine di 7-8 punti) e scivolano intorno all’11-13%. Die Linke si attesta fra il 5-6%; la Fdp rimane marginale (attorno al 3-4%).
Cosa suscita preoccupazione: ultradestra, coalizioni, giovani
L’AfD non è più “solo dell’est”
Uno degli elementi più rilevanti è la conferma che l’AfD non è più confinata a est. In NRW ottiene risultati importanti anche nei grandi centri urbani e arriva al ballottaggio in città simboliche come Gelsenkirchen. Questo certifica una penetrazione territoriale ormai estesa, sostenuta da strutture locali più organizzate e da candidature competitive.
Cordoni democratici ai ballottaggi
Di fronte all’avanzata dell’AfD, le forze tradizionali paiono pronte a coalizzarsi nei ballottaggi laddove necessario, per impedire la conquista di sindaci da parte dell’ultradestra. È una strategia che, se applicata con coerenza, può limitare l’effetto valanga nei comuni più esposti.
I sedicenni e il voto giovane
In NRW votano anche i sedicenni: nelle prime analisi, tra i 16-24 anni l’AfD non sfonda e risulta spesso solo quinta forza dietro Cdu, Spd, Linke e Verdi. Il dato segnala una resistenza giovanile ai messaggi dell’ultradestra, pur con differenze tra aree urbane e periferie.
Affluenza e partecipazione
L’affluenza supera il 58%, un livello che non si vedeva da decenni nelle comunali dell’NRW. Solo nel 1994, in contemporanea con le federali, si registrò un coinvolgimento simile. È il segno di un elettorato mobilitato, che percepisce la posta in gioco come alta.
Perché è importante: implicazioni nazionali e scenari
Queste elezioni funzionano da termometro per la coalizione al governo a Berlino. La pressione sull’esecutivo aumenta: migrazione, sicurezza, politica economica tornano al centro, mentre nell’Spd serpeggiano tensioni di leadership. Allo stesso tempo, la Cdu deve difendere il primato facendo i conti con un’opposizione radicale più visibile e radicata.
Riposizionamenti dell’elettorato
La crescita dell’AfD sembra intercettare insoddisfazione su temi come costo della vita, migrazione e sicurezza, ma anche una frustrazione verso politiche ambientali percepite come onerose. I Verdi pagano un prezzo alto; l’Spd perde ulteriormente terreno nelle storiche roccaforti; la Cdu tiene ma non sfonda.
E adesso?
NRW 2025 segna un punto di svolta. L’AfD non è più relegata ai margini né confinata geograficamente. Per i partiti tradizionali la domanda è una sola: come rispondere? Servono politiche che intercettino problemi reali (economia quotidiana, servizi, sicurezza), una comunicazione chiara e leadership capaci di ricostruire fiducia. Arginare l’ultradestra non basta: occorre offrire visione e concretezza.