Bilaterale alla Casa Bianca alle 19:15 italiane, poi la foto ufficiale e l’incontro con Meloni, Macron, Merz e gli altri leader Ue. dinamica dell’incontro: tempistiche e palcoscenico.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato a Washington e, praticamente subito, è atteso un faccia a faccia con Donald Trump (foto) in agenda per le 13:15 locali (19:15 in Italia). Successivamente, ci sarà una breve accoglienza ai leader europei alle 14:15 (20:15 italiane), seguita dalla foto ufficiale di gruppo. Infine, alle 15:00 locali (21:00 in Italia) comincerà l’incontro multilaterale vero e proprio. L’arrivo dei leader europei – tra cui la premier italiana Giorgia Meloni – è previsto per le 12:00 locali (18:00 italiane).
L’Europa si schiera: solidarietà in marcia
All’incontro parteciperanno i vertici europei, tra cui i presidenti Macron (Francia), Merz (Germania), von der Leyen (Commissione UE), Starmer (Regno Unito), Meloni (Italia), insieme al Segretario generale della NATO Mark Rutte. Questa mobilitazione simboleggia un’Europa compatta pronta a sostenere Kiev. Ursula von der Leyen, in un incontro preliminare con Zelensky, ha sottolineato che “le frontiere internazionali non possono essere modificate con la forza” e che “solo l’Ucraina può decidere il proprio destino”, ribadendo inoltre il supporto europeo alla sua candidatura all’UE e al rafforzamento del suo settore industriale (in particolare quello dei droni).
Sul tavolo: sicurezza, concessioni e resistenza
Negli Stati Uniti, l’inviato Steve Witkoff ha annunciato che Putin si sarebbe detto disponibile, durante il recente summit in Alaska, a far sì che gli Stati Uniti e gli alleati europei offrano all’Ucraina garantìe di sicurezza simili all’Articolo 5 della NATO. Tuttavia, il dialogo resta complicato: Trump spinge su un accordo di pace che potrebbe richiedere concessioni territoriali da parte dell’Ucraina – una proposta respinta con forza da Kiev. Zelensky e i suoi alleati europei insistono sul fatto che nessuna pace è accettabile senza una cessazione del fuoco effettiva, e che ogni tentativo di cedimento territoriale (soprattutto riguardo al Donbas) è inaccettabile.
Keir Starmer ha messo l’accento sulla necessità della presenza di Zelensky in negoziati di pace reali, co-guidati con Macron in un incontro virtuale della “Coalition of the Willing”.
Contesto e retroscena
Questo vertice ha una cornice politica complessa: segue il summit Trump-Putin in Alaska, dal quale sembrano emergere proposte di congelamento dei fronti e ritiro dell’Ucraina dal Donbas – scenari rifiutati da Zelensky e dai Paesi UE. Il concetto di “garanzie di sicurezza all’articolo 5” potrebbe rappresentare una novità sostanziale, sebbene resti da capire in che forma concreta verranno fornite.
Tensione, ma anche speranza
Tensione: il confronto è acceso, con Trump che potrebbe chiedere troppo e Zelensky da parte sua resiste a ogni compromesso territoriale.
Speranza: la presenza europea a Washington rappresenta un chiaro messaggio di solidarietà, unità e volontà di proteggere i legittimi diritti ucraini su scala internazionale.
L’incontro di oggi – tra foto ufficiali e facce serrate – potrebbe determinare l’equilibrio tra pace duratura e concessioni inaccettabili.