Marcello Presicci presiede l'Advisory board che affiancherà il Cda della Feduf

- di: Redazione
 
''Fornire un nuovo impulso alla propria azione di promotrice dell’educazione finanziaria ed economica in Italia'': è con questo obiettivo che la Fondazione per l'educazione economica e finanziaria (Abi) ha deciso di dotarsi di un nuovo Advisory Board, rappresentativo del mondo economico non bancario. Il suo compito sarà quello di affiancare e supportare il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Scientifico della Feduf.
Presidente del nuovo organismo sarà Marcello Presicci, docente Luiss Business School e fondatore della Scuola Politica “Vivere nella Comunità” insieme ai Professori Pellegrino Capaldo e Sabino Cassese.
Faranno parte dell'Advisory Board, su invito del presidente della Fondazione, Stefano Lucchini: Cristina Catania (McKinsey), Azzurra Caltagirone (Caltagirone Editore), Francesca di Carrobio (Hermès), Andrea Abodi (Istituto per il Credito Sportivo), Francesco Gattei (ENI) e Massimo Lapucci (Fondazione CRT).

Marcello Presicci presiede l'Advisory board che affiancherà il Cda della Feduf

Compito del nuovo comitato sarà quello di una progettualità che si basi ''su proposte di idee, progetti, sinergie e collaborazioni con altri enti, istituzioni e realtà italiane - ed internazionali - con cui dialogare sui temi dell’educazione finanziaria ed economica''.
''Educazione finanziaria, cittadinanza attiva e responsabile, sviluppo sostenibile e circolarità" - ha detto Stefano Lucchini, ringraziando i componenti del nuovo organismo per avere accettato di farne parte - "sono i temi portanti sui quali la Fondazione lavora per supportare lo sviluppo del capitale umano dei giovani italiani. La forza relazionale e comunicativa, oltre alle profonde competenze dei membri del nuovo Advisory Board, saranno elementi centrali nel processo di rafforzamento dell’azione della FEduF nei confronti della società civile, delle Istituzioni, delle Autorità di Vigilanza e del Governo, nell’esclusivo interesse della comunità".

La Fondazione per l'educazione economica e finanziaria - costituita da Abi nel 2014 - rafforza così il proprio ruolo di aggregatore dei tanti soggetti privati del mondo del credito e della finanza che da anni si impegnano per contribuire alla diffusione di una cultura economica di base nel nostro Paese. Con il supporto dell’Advisory Board, si legge in una nota, ''l’impegno profuso fino ad oggi dalle banche aumenterà la propria forza di impatto per imprimere un effetto sempre più incisivo e determinante al percorso di crescita della cultura di cittadinanza economica degli italiani. L’educazione finanziaria rappresenta sia uno strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio economico individuale e sociale, sia un diritto di cittadinanza richiamato dall’art 47 della Costituzione italiana che sancisce e tutela il diritto al risparmio dei cittadini. Un diritto che tuttavia non può essere esercitato senza una competenza economica di base che consenta di effettuare scelte consapevoli rispetto ad una risorsa indispensabile e limitata quale è il denaro. Senza dimenticare - conclude la nota della Fondazione - che l’educazione finanziaria non è veicolo solo di benessere individuale, ma è strumento di inclusione sociale e di funzionalità dei mercati: è qualcosa di indispensabile per il sistema Paese che da una più efficiente gestione delle risorse patrimoniali pubbliche e private potrebbe trarre un beneficio diffuso''.
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