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Puglia, il lungo declino di Emiliano. La caduta di un potere

- di: Bruno Coletta
 
Puglia, il lungo declino di Emiliano. La caduta di un potere

Nel panorama politico pugliese, la figura del presidente della Regione, Michele Emiliano, un tempo simbolo di rinnovamento e carisma anche grazie al suo ruolo di pm, si sta progressivamente erodendo sotto il peso di accuse di presunti scandali che lo hanno lambito (va detto tuttavia che Emiliano, già pm, non risulta aver avuto condanne) coinvolgendo persone a lui vicine (che sono comunque innocenti fino a sentenza definitiva), contraddizioni e decisioni politiche errate. Un lungo percorso segnato da promesse non mantenute e rapporti incrinati, che ha visto emergere testimonianze dure e rivelatrici, ultima quella dell’avvocata Nancy Dell’Olio.

Dall’ascesa al progressivo smantellamento
Emiliano ha costruito la propria carriera politica su una retorica di rinnovamento e sostegno alle istanze locali. Tuttavia, le pratiche amministrative e le scelte strategiche – tra proroghe contrattuali ambigue e accordi mai formalizzati – hanno alimentato il sospetto di una gestione che, col tempo, ha tradito le aspettative dei cittadini e degli stessi collaboratori. In questo clima, le voci di dissenso non sono mancati: collaboratori e testimonial di quella che un tempo era una visione ambiziosa hanno iniziato a denunciare una crisi di valori e di trasparenza.

Testimonianze rivelatrici
L'ultimo episodio del declino è rappresentato dalla denuncia dell’avvocata Nancy Dell’Olio, ex ambasciatrice della Regione Puglia. In una recente intervista Dell’Olio ha dichiarato: “Io raggirata sul contratto, da lui promesse tradite e mai scuse. Eppure per me bloccò un ristorante”.
La stessa avvocata ha raccontato come, dopo anni di proroghe semestrali e promesse non mantenute – che l’avevano spinta a continuare a operare nell’interesse della Regione – si sia trovata, a seguito del mancato rinnovo del contratto, tradita e lasciata in balia di una burocrazia che, invece di valorizzare il suo operato, ha progressivamente svuotato di senso il suo incarico. “Il fatto che Emiliano non abbia in alcun modo cercato di salvaguardare il rapporto umano. Mi sarebbero bastate delle scuse”, ha aggiunto con amarezza.

Contraddizioni politiche e scelte discutibili
Il declino di Emiliano non si esaurisce nel solo ambito dei contratti e delle promesse infrante. Negli ultimi anni, la sua figura è stata al centro di numerose controversie che ne hanno minato l’immagine pubblica. Tra queste, il sostegno controverso a figure politiche dall’asse ideologico lontano dalla tradizione del centrosinistra – come l’elogio a Matteo Salvini nel 2021, quando il governatore aveva dichiarato “Apprezzo lo sforzo che stai facendo per trovare una visione del Paese” - ha alimentato critiche non solo all’interno del proprio schieramento, ma anche da parte dell’opinione pubblica.
Altri episodi, documentati fin dal 2007 e riaffermati negli anni successivi, hanno visto volare accuse di pratiche amministrative poco chiare, che hanno lasciato il segno nella memoria politica della Regione. Tali episodi, insieme alle accuse di gestione talvolta ambigua di incarichi e alla scelta non sempre felice dei collaboratori, hanno generato una spirale di sfiducia, rendendo sempre più evidente il progressivo disfacimento di un potere un tempo ritenuto solido.

Impatto sul panorama regionale e prospettive future
Il declino di Michele Emiliano ha avuto ripercussioni ben oltre i confini della sua amministrazione. La fiducia dei cittadini è venuta meno e, con essa, anche il consenso di una parte importante degli elettori. All’interno degli ambienti politici, il peso degli errori ha portato a un progressivo isolamento, aprendo la strada a nuove forze e a una ristrutturazione del panorama regionale.
Nel contesto di una Puglia in cerca di una nuova linfa politica, il percorso di Emiliano offre spunti di riflessione sul ruolo della trasparenza e dell’impegno reale nelle amministrazioni pubbliche. Resta ora da vedere se e come il governatore riuscirà a rimettere insieme i tasselli di un sistema che, ormai, appare segnato da contraddizioni e da un lento, inesorabile declino.


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