Quirinale: ora Berlusconi deve uscire allo scoperto

- di: Redazione
 
I giorni - ormai pochi - che ci separano dalla fase cruciale delle votazioni per l'elezione del presidente della repubblica sono destinati a creare più che interesse, visto di cosa si parla, quasi un senso di urticante rigetto delle pratiche della politica da basso impero che sembrano permeare una trattativa che dovrebbe essere alta. Come di alto profilo deve essere la figura chiamata a occupare il Quirinale.
Più che a una fase delicata e propositiva della politica del Paese, sembra di assistere ad una guerriglia in cui di comune c'è solo l'obiettivo, mentre diverse sono le tattiche.
Protagonista indiscusso di questa contingenza è Silvio Berlusconi, che sembra pervaso da una sacra missione, che si deve concludere solo con la sua elezione.

Quirinale: ora Berlusconi deve uscire allo scoperto

Berlusconi, nel suo furore politico, sembra avere cancellato promesse e proposizioni, sentendosi il solo in grado di ''pacificare'' il Paese, cosa questo concetto - portato avanti dai suoi di Forza Italia - possa mai significare. Ma siamo sicuri che la sua elezione, possibile o solo minacciata, ''pacifichi'' un Paese che, almeno ai nostri occhi, è solo lacerato da pulsioni politiche e non da altro? Parlare di pacificazione significa volere alimentare l'immagine di un Paese spaccato ben oltre la realtà dei fatti. Senza tacere che un'elezione di Berlusconi dovrebbe essere metabolizzata da chi - e sono molti - ricorda che l'ex Cavaliere è pur sempre un cittadino condannato per un reato (frode fiscale) che gli viene rinfacciato in continuazione ritenendolo infamante per tutti quelli che fanno politica.

Figurarsi per chi occupa la poltrona presidenziale e, per inciso, anche quella di capo del Csm. Ma questo non sembra fermarlo. Umanamente è comprensibile che Berlusconi aspiri al Quirinale, ma la determinazione con cui sta inseguendo questo traguardo, ce lo si consenta (per usare un'espressione cara all'ex Cavaliere), ha qualcosa di troppo personale, qualcosa che sa di rivincita e non mostra quello spirito di servizio che ci si aspetta da un uomo che ha anche fatto la storia recente del Paese.

Forse è il tempo che Berlusconi esca alla scoperto
, che dica apertamente che si vede come la soluzione migliore per il Quirinale e lo faccia con un discorso di alta politica e non si affidi alla piaggeria dei suoi supporter, alcuni dei quali, deificandolo, gli stanno rendendo un cattivo servizio.
Un discorso che metta una pezza alla ''caduta di stile'' evidente relativa alla minaccia, che gli è stata attribuita, di uscire dal governo in caso di elezione di Draghi a presidente della repubblica. Una affermazione di grana grossa, che forse ha tradito il su pensiero, ma che non doveva venire fuori, perché ora è chiaro che il futuro dell'esecutivo è sub iudice, non per motivi politici, ma solo di ripicca.

E questo è lo scenario peggiore per il futuro della più alta carica del Paese, diventata per lui il mezzo per una affermazione personale, una catarsi dopo anni passati in aule di giustizia a difendersi da tutte le accuse possibili. Berlusconi ha il diritto di avere degli obiettivi - e ci mancherebbe pure negargli questa possibilità -, ma non può più muoversi nell'ombra. Da lui ci si deve aspettare che spieghi i motivi di una candidatura che, se andasse a buon fine - e questo non lo si può dimenticare -, impegnerà il futuro immediato dell'Italia.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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