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Osservatorio Politico di Reputation Science: alti e bassi per la reputazione della Premier, Giorgia Meloni

- di: Daniele Minuti
 
Osservatorio Politico di Reputation Science: alti e bassi per la reputazione della Premier, Giorgia Meloni
È stata pubblicata un'analisi di Reputation Science, che ha valutato la reputazione online della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da settembre (inizio della campagna elettorale) fino a febbraio. Uno studio che mostra come l'attenzione e il sentiment nei confronti della Premier siano sono in calo.

Osservatorio Politico di Reputation Science: alti e bassi per la reputazione della Premier, Giorgia Meloni

Il report recita: "Tra le elezioni del 25 settembre e fine gennaio, Meloni è stata citata online 147 mila volte, risultando la più menzionata tra i leader politici italiani. Un primato netto, visto che il secondo politico più ‘chiacchierato’ in Rete è Matteo Salvini, fermo a 43 mila citazioni. La prima premier donna vince il confronto numerico anche con il proprio predecessore: nei suoi primi 100 giorni alla guida del Paese, Mario Draghi era stato citato 69 mila volte, con una distribuzione nel tempo tutt’altro che costante. Tuttavia, notano gli analisti di Reputation Science, la curva dell’ex governatore della Banca d’Italia, dopo i primi mesi di silenzio, aveva fatto segnare un’ascesa. Quella di Giorgia Meloni, al contrario, sembra invece aver intrapreso una parabola discendente rispetto alle primissime settimane di governo".



Il 39% dei commenti ha un sentiment negativo nei confronti dell'operato della Premier, mentre quelli apertamente positivi rappresentano il 18% del totale, con la quota restante rappresentata da contenuti dal tono neutrale o informativi. Una figura più divisiva rispetto a quella di Mario Draghi (nei primi 100 giorni di governo, il sentiment delle conversazioni associato a Meloni è negativo al 32% contro il 23% di negatività per il suo predecessore).

Il picco delle critiche sono state raggiunte in campagna elettorale (episodi come polemiche sull'episodio di Peppa Pig, fotomontaggi delle foto dei comizi, legami con Orban o ambienti NoVax) mentre al momento del voto, le positività ad alto impatto sono salite fino al 23%.
Un'inversione di tendenza è stata registrata a inizio anno, con molte critiche al Governo (decreto rave, prezzi di gas e carburante in salita), che si riflettono su Meloni, accompagnate da contenuti ormai "famosi" come le parole di Giuseppe Conte o Roberto Saviano nei suoi confronti. A inizio 2023, il caso Donzelli ha portato un'ondata di commenti negativi (53%).

Dall'elezione, Giorgia Meloni ha visto crescere la sua fanbase social (oltre 7 milioni di follower), con TikTok che ha visto un aumento del 44%.
Performance positive in termini di follower anche Telegram (+16%), Twitter (+15%) e Instagram (+12%), dove ha superato il milione e mezzo di seguaci. I dati di engagement si confermano in salita per Twitter (dove ha raddoppiato le reaction generate ogni giorno) e Instagram (+24%), mentre calano di 5 punti percentuali su Facebook.

Andrea BarchiesiCEO di Reputation Science, ha commentato: "Il web è spesso un termometro della società. I dati mettono in luce una dinamica solo parzialmente già vista con i due precedenti Presidenti del Consiglio. Anche i Governi Conte e Draghi hanno goduto di una luna di miele, un periodo di forte apprezzamento sul web cominciato con il giuramento al Quirinale. Per Meloni abbiamo registrato un miglioramento del sentiment già dal 26 settembre, salvo poi rallentare in poco tempo. Una dinamica opposta rispetto a quella seguita dall’ex premier Draghi, la cui reputazione ha incontrato pochi ostacoli. Ora, davanti a Meloni, c’è la sfida più grande: difendere, se non incrementare, il proprio capitale reputazionale, costruito in anni di opposizione, senza farsi ‘logorare’ dalle dinamiche del potere. La strategia comunicativa che sceglierà di seguire, in questo contesto, avrà un peso fondamentale sulla reputazione sua e dell’intero esecutivo. Episodi come il caso Donzelli dimostrano infatti che il rischio reputazionale è sempre dietro l’angolo".

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