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Rottamazione Quinquies, il nuovo ticket di ingresso per accedere alla sanatoria

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Rottamazione Quinquies, il nuovo ticket di ingresso per accedere alla sanatoria

Una nuova edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali si prepara a fare il suo ingresso nella prossima Legge di Bilancio. Si tratta della cosiddetta Rottamazione Quinquies, che dovrebbe raccogliere l’eredità delle versioni precedenti ma con un’impostazione più selettiva e rigorosa. L’obiettivo dichiarato dal legislatore è duplice: da un lato, concedere un aiuto concreto ai contribuenti in difficoltà economica; dall’altro, evitare che lo strumento diventi l’ennesimo “condono mascherato” utile soltanto a chi ha scelto di rinviare i pagamenti in attesa di nuove sanatorie.

Rottamazione Quinquies, il nuovo ticket di ingresso per accedere alla sanatoria

La vera novità della Quinquies è l’introduzione di un “ticket di ingresso”. Non si potrà più aderire liberamente come nelle edizioni passate, ma sarà necessario dimostrare di trovarsi in condizioni economiche reali di sofferenza. La misura si tradurrà con ogni probabilità nella richiesta di documentazione patrimoniale o reddituale, così da distinguere chi non ha i mezzi per pagare da chi, invece, avrebbe potuto adempiere senza problemi. In questo modo si cerca di rafforzare l’equità dello strumento, consentendo al fisco di recuperare parte delle somme dovute senza premiare comportamenti opportunistici.

Il perimetro dei debiti coinvolti
La sanatoria dovrebbe riguardare i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate‑Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, purché già presi in carico entro il 10 gennaio 2024. Si tratta quindi di una platea molto ampia di cartelle esattoriali, che spaziano dalle imposte dirette ai contributi previdenziali. Restano però escluse alcune tipologie di debiti considerate “sensibili”: non potranno essere rottamati gli aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione europea, i debiti derivanti da danno erariale e le sanzioni di natura penale. In sostanza, la definizione agevolata resterà circoscritta ai debiti tributari e contributivi ordinari, lasciando fuori i casi più gravi o connessi a responsabilità giudiziarie.

Rate più lunghe e una tolleranza più ampia
Uno dei punti di maggiore interesse riguarda la modalità di pagamento. La Quinquies prevede la possibilità di scegliere tra il saldo in un’unica soluzione e la dilazione fino a 120 rate mensili, pari a dieci anni. Un orizzonte temporale molto più ampio rispetto alle precedenti edizioni, che punta a rendere sostenibile l’impegno anche per chi dispone di una liquidità ridotta. Non solo: sarà possibile saltare fino a otto rate nell’arco del piano senza perdere i benefici della sanatoria, a condizione che il debito non sia minimo. In passato, bastava non pagare una sola rata per decadere dal beneficio, con il ripristino di sanzioni e interessi. La maggiore flessibilità introdotta con la Quinquies è dunque pensata per accompagnare i contribuenti lungo un percorso di regolarizzazione di lungo periodo, senza punire eccessivamente chi incappa in temporanee difficoltà.

Il percorso parlamentare

Sul fronte politico, la misura è attualmente al vaglio della Commissione Finanze del Senato. L’intenzione è inserirla come emendamento nella Legge di Bilancio 2026, ma non è escluso che il dibattito possa prolungarsi all’autunno o addirittura slittare a un provvedimento autonomo. Il nodo principale riguarda le coperture finanziarie: garantire una sanatoria così ampia richiede infatti un’attenta valutazione dell’impatto sui conti pubblici e sul gettito atteso. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si è mostrato disponibile a discuterne, ma ha sottolineato la necessità di evitare squilibri nei saldi di bilancio. Un equilibrio non facile, soprattutto in un contesto internazionale segnato da turbolenze geopolitiche e da regole europee di bilancio sempre più stringenti.

Attenzione alla scadenza della Quater
Mentre il Parlamento discute sulla Quinquies, resta intatto l’impegno dei contribuenti che hanno già aderito alla Rottamazione Quater. Proprio in questi giorni cade una scadenza cruciale: la rata di luglio deve essere pagata entro il 31, con un margine di tolleranza fino al 5 agosto. Chi non rispetta la scadenza rischia di decadere dal piano, perdendo i benefici ottenuti e vedendosi ripristinare sanzioni e interessi originari. È importante sottolineare che l’eventuale approvazione della nuova sanatoria non annullerà le regole della Quater. Chi ha già aderito dovrà continuare a rispettare i pagamenti, senza confidare in una sorta di “reset” con l’arrivo della Quinquies.

Verso un modello più mirato e responsabile
La Rottamazione Quinquies rappresenta dunque un cambio di approccio rispetto al passato. L’introduzione di criteri di accesso più selettivi e di un meccanismo di tolleranza più ampio nella rateizzazione segna il passaggio da una logica di condono generalizzato a una logica di sostegno mirato. Il successo della misura dipenderà non solo dalla sua approvazione, ma anche dalla capacità di intercettare davvero i contribuenti in maggiore difficoltà, senza generare nuove aspettative di sanatorie future. Per famiglie e imprese alle prese con vecchi debiti fiscali, la partita è appena iniziata: nei prossimi mesi sarà il Parlamento a scrivere le regole definitive.

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