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Savills: "Frena nel primo trimestre 2023 il mercato immobiliare commerciale italiano"

- di: Daniele Minuti
 
Savills: 'Frena nel primo trimestre 2023 il mercato immobiliare commerciale italiano'
Dopo un 2022 da record, il primo trimestre del 2023 registra una frenata per il mercato immobiliare commerciale italiano, che ha visto investimenti per circa 900 milioni di euro, dato in discesa del 50% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Lo rivela lo studio di Savills, che conferma una dinamicità del mercato, con 56 deal chiusi nei primi 3 mesi dell'anno (media quinquennale di 43) a fronte però di un volume medio della singola transazione che vede una prevalenza di operazioni sotto i 50 milioni (prevalenza della moneta nazionale, 60%).

Savills: "Frena nel primo trimestre 2023 il mercato immobiliare commerciale italiano"

Milano si conferma la destinazione preferita (oltre il 40% del totale transato), davanti a Roma (11%), mentre cresce fino al 54% la componente relativa alle altre città italiane grazie all'ottimo andamento dei settori di logistica e hospitality, col primo che torna a essere il settore preferito in termini di investimento (più del 30% del volume trimestrale).

La nota recita: "Il mercato delle locazioni risulta in flessione rispetto al livello record dello stesso trimestre del 2022 ma in forte crescita (+ 40%) rispetto alla media degli ultimi 5 anni grazie ad una domanda che si mantiene elevata (take-up Q1 2023 630,000 mq); il basso livello di vacancy sostiene i canoni in crescita di circa il 9% YoY. La forte domanda di spazi in affitto da parte degli operatori e un mercato attrattivo in termini di pricing rispetto ai grandi mercati europei confermano questo settore al centro delle strategie degli investitori.
I fondamentali sostengono l’interesse per i settori del living e dell’healthcare che nel trimestre sono risultati essere la seconda categoria per volumi di investimento, trainati principalmente dal segmento dello student housing. Gli investitori continuano ad essere concentrati su Milano, ma Roma registra quote crescenti di mercato. Ad oggi sono in pipeline circa 7.000 appartamenti Build to Rent a Milano e 600 a Roma. L'attenzione degli investitori sul settore è sostenuta dall'elevata domanda e dalle prospettive positive di crescita dei canoni. Per quanto riguarda lo student housing, i canoni sono previsti in crescita in città quali Milano, Firenze e Bologna dove l’offerta di posti letto è notevolmente inferiore alla domanda potenziale"
.

Per quanto riguarda il settore dell'hospitality (terzo posto per volumi) invece, positivo l'apporto dei flussi turistici in ripresa: il mercato a Milan, Roma, Firenze e Venezia resta liquido ma frenato da un'offerta limitata, specialmente a livello di trophy asset.

Il comunicato aggiunge: "Con circa 100 milioni di euro, gli uffici registrano volumi in netta flessione nonostante un mercato che lato occupiers si mantiene dinamico. Milano registra un take-up superiore agli 80.000 mq, in flessione di circa il 10% rispetto alla media degli ultimi 5 anni; la contrazione registrata è principalmente ascrivibile alla scarsità di offerta di prodotto prime. La forte domanda di asset di grado A sostiene i canoni prime che crescono rispettivamente dell’8% YoY. In termini di deal, la pipeline del settore è positiva così come l’interesse degli investitori per un segmento che si è dimostrato resiliente, pertanto ci aspettiamo una ripresa dei volumi nel corso dei prossimi mesi.
I volumi transati nel settore retail continuano a essere contenuti e guidati dalla componente high street. Nel 2023, le destinazioni turistiche e del lusso continuano ad essere al centro delle strategie degli investitori e dei retailer. Nuovi brand sono interessati ad entrare nel mercato italiano e la vacancy nelle vie del lusso delle principali città italiane è prossima allo zero. Per quanto riguarda il mercato out-of-town, risultano essere in pipeline dismissioni di portafogli composti da retail warehouse e supermercati che dovrebbero chiudersi entro la fine del 2023"
.

Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia (nella foto), ha commentato: "Nel complesso scenario attuale, l’attività di investimento ha registrato un atteso rallentamento. L’attuale fase di “price discovery” si protrarrà per la prima metà del 2023 con una stabilizzazione dei prezzi nel secondo semestre dell’anno. La liquidità verso il settore immobiliare rimane elevata e una stabilizzazione dei costi di finanziamento porterà ad una ripresa dell’attività transattiva nella seconda parte dell’anno e ad un mercato più favorevole nel 2024".

Elena Zanlorenzi, Head of Research di Savills per l’Italia, ha aggiunto: "Il mancato rallentamento dell’inflazione del “carrello della spesa” indica che gli incrementi nella filiera produttiva sono stati quasi interamente riversati sui consumatori con effetti sui consumi e sulle vendite che crescono in termini di valore ma diminuiscono in volume. L’inflazione "core" rimarrà elevata per tutto il 2023 sostenendo l’ipotesi di una non inversione della politica monetaria almeno per i prossimi 12 mesi. Nei primi mesi del 2023, l’incertezza diffusa si è riflessa in un rallentamento dei volumi di investimento. Gli investitori oggi sono in attesa di una prossima fine della fase di innalzamento dei tassi di interesse che li porta ad essere più confidenti su quale sarà il picco dei tassi e quindi ad una maggior fiducia per la seconda parte dell’anno, fiducia che favorirà una ripresa dei volumi".
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