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Shein e Temu, la fine del "low cost"? L’UE introduce dazi e una nuova tassa di gestione

- di: Giulia Caiola
 
Shein e Temu, la fine del 'low cost'? L’UE introduce dazi e una nuova tassa di gestione

L’era dello shopping online a prezzi stracciati potrebbe essere arrivata al capolinea. Shein e Temu, i colossi dell’e-commerce cinese che hanno rivoluzionato il mercato con abbigliamento e accessori a prezzi ultra-competitivi, dovranno fare i conti con una nuova stretta normativa da parte dell’Unione Europea. L’innalzamento dei dazi e l’introduzione di una nuova "tassa di gestione" rischiano di incidere in modo significativo sui costi di importazione, mettendo in discussione il modello di business basato su margini ridotti e volumi elevati.

Shein e Temu, la fine del "low cost"? L’UE introduce dazi e una nuova tassa di gestione

La Commissione Europea ha deciso di colmare una lacuna normativa che fino ad oggi ha consentito alle piattaforme di spedire piccole quantità di merce in Europa aggirando i tradizionali dazi doganali. Le nuove misure prevedono un inasprimento delle imposte sulle importazioni dirette dalla Cina, con l’obiettivo di garantire una concorrenza più equa con i marchi europei.

Tra i provvedimenti principali:

Abolizione dell’esenzione IVA per ordini inferiori ai 150 euro: in passato, molti pacchi provenienti da Shein e Temu non erano soggetti a imposte indirette, favorendo prezzi più bassi rispetto ai concorrenti locali.

Dazi più alti per determinate categorie di prodotti: abbigliamento, elettronica e accessori saranno i settori più colpiti.

Introduzione della "tassa di gestione" per le spedizioni dirette: i costi amministrativi per la gestione delle dogane ricadranno sui clienti finali, con un impatto diretto sul prezzo finale degli articoli.

L’obiettivo è duplice: da un lato proteggere le aziende europee dalla concorrenza sleale, dall’altro evitare che il sistema doganale venga intasato da un numero eccessivo di micro-spedizioni a basso valore.

L'impatto sul mercato e la risposta delle piattaforme
Le nuove misure potrebbero incidere in maniera significativa sul modello di business di Shein e Temu, costruito su una logistica snella e su una strategia di pricing estremamente aggressiva. La fine delle agevolazioni doganali potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi per i consumatori europei, spingendo le piattaforme a rivedere le loro strategie.

Secondo alcune indiscrezioni, sia Shein che Temu stanno valutando la possibilità di aprire nuovi centri logistici in Europa per ridurre l’impatto delle nuove tariffe. Un’altra ipotesi è quella di introdurre abbonamenti premium per coprire i costi aggiuntivi, seguendo il modello di Amazon Prime.

Concorrenza più equa o meno convenienza per i consumatori?
Le nuove regole imposte dall’UE si inseriscono in un contesto di crescente protezionismo economico, con l’obiettivo di riequilibrare le condizioni di mercato. Tuttavia, la stretta su Shein e Temu rischia di colpire direttamente milioni di consumatori europei, abituati a prezzi ultra-competitivi.

Nel breve termine, l’impatto sarà probabilmente un aumento dei costi di spedizione e una riduzione delle offerte vantaggiose. Nel lungo periodo, invece, la mossa potrebbe spingere i giganti del fast fashion digitale a consolidare la loro presenza nel mercato europeo, adottando modelli distributivi più in linea con le normative locali.

La domanda resta aperta: l’Europa è pronta a dire addio allo shopping "low cost" in cambio di una concorrenza più equa?

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