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Appalti verdi: la PA italiana accelera, ma il traguardo è lontano

- di: Marta Giannoni
 
Appalti verdi: la PA italiana accelera, ma il traguardo è lontano

Il nuovo rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi fotografa una Pubblica Amministrazione più attenta alla sostenibilità, ma frenata da carenze strutturali e formazione insufficiente.

(Foto: Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente)
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Un passo avanti, ma non basta: il GPP in Italia nel 2025
Il Green Public Procurement (GPP), ovvero gli acquisti pubblici orientati alla sostenibilità, sta guadagnando terreno in Italia. Secondo l’VIII Rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi, presentato durante il XIX Forum Compraverde Buygreen a Roma, l’indice medio di performance delle stazioni appaltanti ha raggiunto il 71%. 
Tuttavia, nonostante questi segnali positivi, emergono criticità significative che impediscono al GPP di diventare una prassi consolidata nella Pubblica Amministrazione.

Le eccellenze: chi guida il cambiamento
Le centrali di committenza regionali si distinguono per un’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) pari al 90%, seguite dai comuni metropolitani con una media del 79%. In particolare, città come Milano, Torino, Napoli, Bari e Roma registrano performance tra il 90% e il 100% .
Anche alcune Aziende Sanitarie Locali (ASL) mostrano progressi, applicando i CAM in settori come edilizia (81%), veicoli su strada (77%) e ristorazione (75%).

Le ombre: formazione e monitoraggio carenti
Nonostante le buone pratiche, il rapporto evidenzia lacune significative. Il 50% delle stazioni appaltanti segnala una formazione inadeguata sul GPP, mentre il 48,5% indica difficoltà nella redazione dei bandi come ostacolo principale.
Inoltre, solo il 16,5% degli enti ha designato un referente per gli acquisti verdi, figura chiave per l’attuazione efficace del GPP. Il monitoraggio degli acquisti sostenibili è attuato solo dal 32% delle amministrazioni .

Le voci degli esperti: tra ottimismo e realismo
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, sottolinea l’importanza del GPP nel contesto del Green Deal europeo:
"Alcune amministrazioni hanno già avviato esperienze significative, dimostrando che efficienza e attenzione all’ambiente possono andare di pari passo."
Silvano Falocco, direttore di Fondazione Ecosistemi, evidenzia il potenziale inespresso:
"Ogni anno oltre 280 miliardi di euro di spesa pubblica potrebbero essere orientati in modo più efficace verso obiettivi ambientali e sociali. Per riuscirci, servono investimenti concreti in formazione, competenze e capacità amministrativa."

Un’opportunità da non perdere

Il GPP rappresenta una leva strategica per la transizione ecologica dell’Italia. Sebbene i progressi siano evidenti, è fondamentale colmare le lacune esistenti attraverso una formazione adeguata, l’istituzione di referenti dedicati e un monitoraggio efficace. Solo così la Pubblica Amministrazione potrà diventare un motore di sostenibilità, guidando il Paese verso un futuro più verde e responsabile.


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