In Spagna una fabbrica di diamanti, anche DiCaprio tra i finanziatori

- di: Redazione
 
La natura ci mette migliaia di anni per consentire ad un essere umano di agghindarsi con un brillante o ad una azienda di sfruttarne le capacità del minerale a fare da semiconduttore. Ma da qualche anno ci sono delle aziende, come la Diamond Foundry, di cui è investitore e consulente Leonardo DiCaprio, che utilizzano l'energia solare e la tecnologia fotovoltaica per realizzare, in un tempo ragionevolmente breve, quello che la natura fa in migliaia di anni, ovvero diamanti, realizzati con reattori al plasma che riproducono le condizioni di pressione e calore necessarie. Questi diamanti sono pronti tra le 6 e le 10 settimane, con un'enorme quantità di energia per completare l'intero processo, ma che è totalmente di origine rinnovabile. Ora Diamond Foundry sbarca in Europa, più precisamente in Spagna, nella città di Trujillo, in Estremadura, dove ci sono le migliori condizioni naturali per la sua produzione produzione, ovvero ''tanto'' sole.

Il perché della scelta di realizzare il nuovo stabilimento in Spagna lo ha spiegato Martin Roscheisen, cofondatore e CEO di Diamond Foundry , ricordando che l'azienda ha un suo stabilimento a Wenatchee Township, nello Stato americano di Washington, alimentato da energia idroelettrica generata nel bacino del fiume Columbia. Nel caso di Trujillo si guarda al cielo. "La disponibilità di energia solare - ha detto - è molto alta in Estremadura e vogliamo che la nostra fonderia sia alimentata da energia rinnovabile”. Una nuova occasione di sviluppo per Trujillo , che si aggiunge alla notizia che sarà la location del prequel della famosa serie televisiva "Games of thrones" (''Il trono di spade'', nella versione italiana).

Lo stabilimento della Diamond Foundry, se non ci saranno intoppi burocratici, sarà realizzato nella zona industriale di Arroyo Caballo e occuperà trentamila metri quadrati. Vi verranno installati i reattori al plasma, che devono funzionare 24 ore su 24, e in un altro luogo ancora da definire sarà realizzato l'impianto solare da 120 megawatt - che richiede circa 200 ettari di superficie - e l'infrastruttura di stoccaggio, con una potenza di altri 60 megawatt. In un primo momento, all'atto della presentazione del progetto, era stato detto che l'impianto avrebbe occupato 300 dipendenti. Ma ora Roscheisen assicura che quando la fabbrica sarà a pieno regime raggiungerà i 650 lavoratori, a cui vanno aggiunti quelli indiretti. In entrambi i casi, sono cifre forti per una città con meno di 10.000 abitanti come Trujillo. L'impegno dell'azienda c'è, ha detto Roscheisen, precisando comunque che ci sono ancora molte incognite sono ancora da chiarire sui permessi, sulla progettazione e sull'energia che una fabbrica del genere richiede. Lo sviluppo delle batterie e il loro abbattimento dei costi saranno determinanti in questa iniziativa imprenditoriale, ha sottolineato.

Nel 2008, Trujillo era già protagonista di un'altra pietra miliare del solare quando è stato inaugurato il progetto La Magascona, che allora era il più grande impianto fotovoltaico d'Europa. I 20 megawatt di potenza di quell'impianto sembrano oggi una sciocchezza se confrontati con gli impianti da più di 500 megawatt che già operano in Spagna. Notevole anche il calo dei costi: il progetto La Magascona ha richiesto un investimento di 250 milioni di euro. Oggi un impianto da 50 megawatt richiede un investimento di 25 milioni.
Nel 2006 Leonardo DiCaprio ha recitato nel film Blood Diamonds , che spiegava l'impatto che l'industria dei diamanti ha generato nel mondo e la sua connessione con le guerre che hanno colpito il continente africano. Da qui il suo impegno nel progetto.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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