FOTO (Cropped): Andrea Calcagno - CC BY-SA 2.0
Da alcune settimane, sulla spiaggia di Mondello a Palermo, si è acceso il dibattito sull’installazione di tornelli agli ingressi dei lidi gestiti dalla società Italo-Belga. La situazione è finita sotto la lente della Guardia di Finanza, chiamata a verificare se tali strutture rispettino le norme sul libero accesso al mare. Le autorità hanno ora consegnato una relazione alla Regione Siciliana, evidenziando che l’accesso al mare resta garantito, ma sottolineando la necessità di chiarire due aspetti cruciali della concessione demaniale.
Spiaggia di Mondello, tornelli sì ma con varchi liberi garantiti
Sopralluoghi effettuati da Capitaneria di Porto e Reparto aeronavale della Finanza hanno confermato la presenza di sette varchi pubblici: corridoi che collegano il marciapiede alla battigia, distanziati circa 70-80 metri l’uno dall’altro, accessibili liberamente, non presidiati e segnalati con appositi cartelli. Questi passaggi sembrano conformi sia al Codice della Navigazione sia alla legge 296/2006, che garantisce il transito pubblico verso il mare.
Tornelli nei lidi, ma senza blocchi
Allo stesso tempo, nell’area dei quattro stabilimenti della società concessionaria sono stati installati tornelli fisici, non elettronici, gestiti da personale interno. Tali dispositivi, pensati per regolare l’ingresso ai servizi a pagamento, non possono legalmente impedire a un cittadino di proseguire verso la spiaggia libera. La Finanza ha quindi distinto tra i varchi aperti e i tornelli, ritenendo che i primi garantiscano il diritto d’accesso, purché resti libera la possibilità di passaggio anche attraverso i lidi.
Dubbi aperti sulla concessione
Restano aperte due questioni fondamentali che la Regione deve dirimere: primo, se i varchi di accesso pubblico ricadano all’interno dell’area concessa oppure si trovino su suolo pubblico non incluso nella concessione — nel primo caso non sussisterebbero irregolarità, nel secondo si configurerebbe uno sfruttamento privato di un bene pubblico. Secondo, se la concessione originaria preveda l’installazione di tornelli oppure questi rappresentino una modifica non autorizzata del titolo concessorio, che risale a molto tempo fa e ha subito vari rinnovi.
Le voci in campo
Il deputato regionale Ismaele La Vardera (Controcorrente), che insieme a Matteo Hallissey ha sollevato il caso con un video virale, sostiene che i tornelli non siano previsti nella concessione e chiederebbe il loro immediato smontaggio. L’azienda, invece, difende la pratica: i tornelli ci sono da dieci anni, sarebbero funzionali all’organizzazione interna e alla tutela dei bagnanti, senza impedire il libero accesso al mare. Il nodo rimane sulla legittimità rispetto al titolo concessorio.
Un precedente per il futuro
Qualunque sarà la decisione della Regione, il caso di Mondello potrebbe rappresentare un precedente rilevante per altri lidi italiani dove simili pratiche potrebbero minare il diritto universale alla spiaggia libera. L’esito della verifica regionale sarà quindi atteso non solo da cittadini e operatori locali, ma anche da chi segue le politiche demaniali nel nostro Paese.