Usa: lo sciopero nel settore auto è già costato quasi quattro miliardi di dollari

- di: Redazione
 
Lo sciopero che migliaia di lavoratori stanno attuando negli Stati Uniti nel settore automobilistico ha già avuto un costo di quasi quattro miliardi di dollari, tra tagli alla produzione, mancati emolumenti ai dipendenti e ricadute nell'indotto e per i consumatori.
Secondo lo studio di una società di ricerca con sede nel Michigan, di cui ha dato notizia ABC News, le prime due settimane di astensione dal lavoro di migliaia di dipendenti delle tre major delle auto - General Motors, Ford e Stellantis, casa quest'ultima proprietaria dei marchi Jeep e Chrysler - sono costate ai lavoratori 325 milioni di dollari in salari persi. Da parte loro, le case hanno registrato cali di produzione per oltre un miliardo di dollari.

Usa: lo sciopero nel settore auto è già costato quasi quattro miliardi di dollari

L'Anderson Economic Group, autore del rapporto, ha quindi calcolato che le perdite complessive sono state di quasi quattro miliardi, tenendo conto dei costi aggiuntivi per fornitori, rivenditori e consumatori.
L'interruzione del lavoro, cominciata in settembre, si è allargata con il passare dei giorni. A indire lo sciopero è stata la United Auto Workers, dopo che le sue proposte per un aumento dei salari, in un quadriennio, e la riduzione degli orari di lavoro sono state respinte. A rendere più tesi i rapporti tra case e sindacata c'è stata la decisione della Ford di licenziare 600 lavoratori che assemblavano automobili in uno stabilimento nel Michigan.

"I fornitori sono stati particolarmente colpiti dalla strategia della UAW di annunciare la chiusura di impianti specifici poche ore prima dell'attuazione'', ha dichiarato in una nota il CEO di Anderson Economic Group, Patrick Anderson. "La chiusura di 38 centri di distribuzione dei ricambi ha anche ostacolato le operazioni di servizio dei concessionari e, ovviamente, ha causato la perdita di salario a un numero maggiore di lavoratori della UAW."
Comunque, il numero dei lavoratori in sciopero costituisce solo una parte dei 143.000 iscritti al sindacato che lavorano nelle Big 3.
Tags: esteri, usa
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