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Apple e l’Europa a muso duro su interoperabilità e futuro tecnologico

- di: Matteo Borrelli
 
Apple e l’Europa a muso duro su interoperabilità e futuro tecnologico

La Commissione Europea ha chiesto ad Apple di garantire un accesso aperto e gratuito alle sue funzionalità hardware e software per sviluppatori e aziende. Questa richiesta, basata sul Digital Markets Act (DMA), punta a scardinare il controllo che Apple esercita attraverso i suoi sistemi operativi, come iOS e iPadOS, spesso considerati un ostacolo alla concorrenza.

Un’indagine che punta all’equilibrio competitivo
L’annuncio arriva dopo un’indagine lanciata lo scorso settembre, incentrata sull’interoperabilità dei dispositivi Apple con prodotti di terze parti come smartwatch, cuffie e dispositivi di realtà virtuale. Funzioni chiave come notifiche, accoppiamento dei dispositivi e connettività sono finite sotto esame. La Commissione teme che Apple favorisca esclusivamente i suoi prodotti, come AirPods e Apple Watch, limitando così l’accesso al mercato per concorrenti diretti.

Ecosistemi aperti: il cuore del dibattito
In base al DMA, Apple deve garantire un’interoperabilità efficace per sviluppatori e imprese con i servizi fondamentali dei suoi sistemi operativi,” ha dichiarato la Commissione in un comunicato. L’obiettivo è rendere il mercato più aperto, promuovendo innovazione e scelta per i consumatori.
Questo punto di vista è sostenuto da Code, una coalizione di grandi aziende tecnologiche tra cui Google, Meta e Lenovo. “L’interoperabilità dell’hardware non solo stimola la concorrenza, ma offre ai consumatori più libertà nella scelta di dispositivi e servizi, indipendentemente dal marchio,” ha dichiarato il gruppo a Euronews.
La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni da cittadini, aziende e organizzazioni su come implementare queste misure, ponendo particolare attenzione agli aspetti tecnici e ai tempi. Il termine per inviare i feedback è fissato al 9 gennaio 2025, con una decisione definitiva prevista entro marzo dello stesso anno.

La risposta di Apple: innovazione o rischio per la privacy?
Apple - guidata dal Ceo Tim Cook - ha reagito con fermezza, pubblicando un rapporto intitolato "It's Getting Personal: How Abuse of the DMA's Interoperability Mandate Could Expose Your Private Information". L’azienda sostiene che condividere i dettagli del suo sistema operativo potrebbe danneggiare la privacy degli utenti e soffocare l’innovazione.
Apple è l’unica azienda obbligata a condividere le proprie innovazioni con concorrenti che non condividono lo stesso impegno per la privacy,” ha affermato la società. 
Questa non è la prima volta che Apple si trova al centro di indagini europee. A giugno, la Commissione ha accusato l’azienda di possibili violazioni delle leggi sulla concorrenza per le tariffe applicate all’interno dell’App Store.

Il futuro delle regole tecnologiche
Mentre l’Europa cerca di bilanciare innovazione e apertura del mercato, questa disputa con Apple rappresenta un caso emblematico di come le normative tecnologiche possano plasmare il futuro dell’industria globale. Con il verdetto del 2025, si delineerà non solo il destino di Apple in Europa, ma anche quello di un modello economico sempre più sotto pressione.

(Nella foto il Ceo di Apple, Tim Cook, alla presentzione dell'iPhone 16)


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