Arresti domiciliari per Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria: l'accusa è di corruzione

- di: Barbara Leone
 
Un vero e proprio terremoto sta scuotendo in queste ore la Regione Liguria. Il governatore Giovanni Toti è stato posto agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Genova e della Guardia di finanza sulle elezioni regionali liguri del 2020. L'accusa è di corruzione. Al Presidente della Regione Liguria, riferisce l’Ansa, si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni: quelli di "trovare una soluzione" per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell'Olmo da "libera" a "privata"; agevolare l'iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell'Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021; assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22); assegnare a Spinelli un'area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI), 3; agevolare l'imprenditore nella pratica del "tombamento" di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).

Arresti domiciliari per Giovanni Toti, Governatore della Regione Liguria

Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro di Toti, accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all'art. 416-bis.1 c.p. perché, secondo i pm, avrebbe agevolato l'attività di Cosa Nostra, in particolar il clan Cammarata del mandamento di Riesi (Caltanissetta) con proiezione nella città di Genova. Ai domiciliari anche il terminalista genovese Aldo Spinelli, noto anche per essere stato presidente di Genoa e Livorno. In carcere invece l'ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren, accusato di aver dato soldi a Toti per ottenere in cambio favori come la concessione a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse.. Nell'ambito dell'inchiesta è indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale sempre con l'accusa di corruzione. Stessa misura per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, figlio di Aldo Spinelli, e per Mauro Vianello, imprenditore operante nell'ambito del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.

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