Ue: doccia fredda per la crescita economica, l'Unione rivede al ribasso le previsioni per il 2023 e il 2024

 
L'Unione Europea ha rivisto al ribasso le previsioni per la crescita economica sia per il 2023 che per il 2024, motivando la sua stima con l’inflazione che continua ad incidere, pesantemente, sui bilanci domestici e, quindi, sulla disponibilità delle persone a spendere.
In questo quadro generale si innestano anche le difficoltà causati dai tassi di interesse più elevati che limitano il credito necessario per investimenti e acquisti.
Queste previsioni arrivano mentre si allunga sull'Ue lo spettro della recessione e la Bce, questa settimana, dovrà decidere se proseguire nella politica di aumento dei tassi, come misura per contenere l'inflazione.
Stando alle previsioni dell'Ue, i 20 paesi dell'eurozona l'euro registreranno una crescita dello 0,8% quest'anno invece dell'1,1% che era stato ipotizzato in primavera. Per il 2024 le aspettative di crescita sono state abbassate dall'1,6% all'1,3%.

Ue: doccia fredda per la crescita economica, l'Unione rivede al ribasso le previsioni per il 2023 e il 2024

Anche per l’UE allargata a 27 paesi, la previsione è stata abbassata allo 0,8% dall’1% di quest’anno e all’1,4% dall’1,7% l’anno prossimo.
Nella nota con cui l'Ue ha spiegato le sue previsione si legge che ''la debolezza della domanda interna, in particolare dei consumi, dimostra che i prezzi al consumo elevati e ancora in aumento per la maggior parte dei beni e dei servizi stanno pesando più del previsto". Lo stesso commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, ha dovuto ammettere che è previsto “un ulteriore indebolimento nei prossimi mesi” poiché l’economia deve affrontare “molti venti contrari”.

I sondaggi condotti tra i responsabili degli acquisti mostrano che l’attività economica si sta contraendo in tutte le principali economie dell’Eurozona.
Una delle principali fonti di debolezza è stata la Germania, la cui economia orientata al settore manifatturiero e alle esportazioni è stata colpita dall’aumento dei prezzi dell’energia e dal rallentamento della domanda in Cina, un partner commerciale chiave.
La Commissione ha tagliato quest'anno le sue previsioni per la maggiore economia europea a meno 0,4%. La Germania è l’unica grande economia destinata a contrarsi quest’anno, secondo il Fondo monetario internazionale, che prevede un calo dello 0,3%.

Ci vorrà tempo perché la Germania affronti i problemi relativi ai costi energetici, ha detto Gentiloni: “Non si risolve questo problema in un paio di settimane”. Ma ha aggiunto che “questa è un'economia forte con gli strumenti e la possibilità di riprendersi".
Nonostante una crescita prossima allo zero, lo stato dell’economia dell’Eurozona non assomiglia ad una tipica recessione, perché la disoccupazione è ai minimi storici e i salari stanno gradualmente recuperando il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione mentre i lavoratori chiedono e ottengono di più.
I prezzi dell'energia sono diminuiti dopo il loro brutale aumento legato alla guerra della Russia in Ucraina , mentre l'inflazione alimentare continua a diminuire. L'inflazione annua è stata del 5,3% a luglio, in calo rispetto al picco del 10,6% di ottobre.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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