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Maxwell spostata in carcere “soft”: Trump teme lo spettro Epstein

- di: Bruno Legni
 
Maxwell spostata in carcere “soft”: Trump teme lo spettro Epstein
Maxwell spostata in carcere “soft”: Trump teme lo spettro Epstein
Trasferimento lampo dopo un colloquio riservato con un uomo di fiducia del presidente. I Democratici parlano di “pressione” per cambiare la verità e salvare Trump.

Un trasferimento che sa di panico politico

Negli Stati Uniti, ogni mossa legata a Ghislaine Maxwell ha sempre un’eco che rimbalza fino alla Casa Bianca di Donald Trump. Ma il suo trasferimento fulmineo da un penitenziario di media sicurezza a una struttura considerata “di lusso” per standard carcerari federali ha alzato il livello dell’allarme politico: per i Democratici della Commissione Giustizia della Camera, l’amministrazione Trump sta tentando di mettere Maxwell in una posizione comoda e controllata per evitare rivelazioni potenzialmente devastanti sul caso Epstein.

L’ombra di un incontro riservato

Il sospetto nasce da una coincidenza troppo perfetta per sembrare casuale. Maxwell, condannata a 20 anni per il suo ruolo nel traffico sessuale di minori organizzato da Jeffrey Epstein, ha incontrato a luglio 2025 Todd Blanche, vice procuratore generale ed ex avvocato personale di Trump. L’incontro si sarebbe svolto in un clima di assoluta riservatezza e lontano da occhi esterni. Pochi giorni dopo, il Bureau of Prisons ha firmato il trasferimento a un Federal Prison Camp in Texas, una struttura dove le regole sono meno rigide, le celle inesistenti e la vita quotidiana più vicina a un dormitorio che a una prigione di massima sicurezza.

La paura di un nome nei verbali

Trump, già scosso dall’attenzione mediatica sui suoi legami con Epstein, teme un’eventuale testimonianza diretta di Maxwell. Alcuni documenti emersi negli scorsi anni collocano l’ex presidente in ambienti e occasioni frequentati da Epstein e, sebbene Trump abbia sempre negato ogni coinvolgimento nei suoi crimini, la sola possibilità che Maxwell possa parlare in modo esplicito lo inquieta.

Jamie Raskin, leader democratico nella Commissione Giustizia, non usa giri di parole: “Questa mossa — ha scritto in una lettera del 13 agosto 2025 — puzza di tentativo di corrompere un testimone chiave e di riscrivere la verità per proteggere Donald Trump”.

Regole piegate per una prigioniera scomoda

Le norme del Bureau of Prisons sono chiare: chi ha una condanna per reati sessuali non può accedere a strutture di minima sicurezza. Per farlo serve un processo lungo, con approvazioni formali e valutazioni di rischio. Maxwell invece è stata spostata in pochi giorni, in aperto contrasto con le stesse politiche interne.

Vittime e giudici: “Una beffa alla giustizia”

Le vittime di Epstein hanno reagito con rabbia. “È un insulto alle sopravvissute, un’operazione di copertura”, ha dichiarato una vittima di Epstein. Sul fronte giudiziario, il giudice federale Paul A. Engelmayer ha respinto la richiesta dell’amministrazione di rendere pubblici i verbali del grand jury, definendola un tentativo di distrarre l’opinione pubblica da questioni più gravi.

Il conto alla rovescia per le risposte

I Democratici hanno dato al Dipartimento di Giustizia e al Bureau of Prisons tempo fino al per consegnare ogni documento sul trasferimento, compresi i verbali dell’incontro con Blanche. Il timore, ormai palese, è che la vicenda Maxwell non sia un episodio secondario, ma un fronte potenzialmente esplosivo capace di colpire Trump al cuore della sua credibilità.

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