Stati Uniti: la pandemia ha accorciato di 1,5 anni l'aspettativa di vita

- di: Brian Green
 
La pandemia di Coronavirus nel 2020 è stata in gran parte responsabile dell'abbassamento di un anno e mezzo dell'aspettativa di vita degli americani. Si tratta del calo più repentino negli Stati Uniti dalla seconda guerra mondiale, secondo le statistiche federali pubblicate oggi dal National Center for Health Statistics.
Un bambino americano nato oggi, se ipoteticamente vivesse tutta la sua vita nelle condizioni del 2020, dovrebbe vivere 77,3 anni. Appena un anno prima la stima era di 78,8 anni. Si tratta dell'aspettativa di vita più bassa dal 2003.

Il 2020 ha anche acuito le disparità razziali ed etniche nell'aspettativa di vita, con gli americani neri e ispanici che hanno perso quasi due anni in più degli americani bianchi. L'aspettativa di vita per gli ispanici americani è scesa a 78,8 da 81,8, mentre quella per i neri americani si è attestata a 71,8 anni da 74,7. Gli americani classificati statisticamente come bianchi non ispanici hanno visto la loro aspettativa di vita scendere a 77,6 da 78,8.

Secondo le statistiche, la pandemia ha ucciso più di 600.000 americani, spingendo il sistema sanitario ai suoi limiti.
Misurare l'aspettativa di vita è avere un parametro relativo alla salute di una popolazione, rivelando il disagio o il progresso di tutta la società. I numeri che si sono registrati nel 2020, per ammissione degli stessi ricercatori, hanno creato sconcerto perché ha spazzato via decenni di progresso.
Negli ultimi decenni, l'aspettativa di vita era aumentata costantemente negli Stati Uniti fino al 2014, quando un'epidemia di oppioidi (come il Fentanyl) ha causato un arretramento, sempre per quanto riguarda l'aspettativa di vita, raramente visto nei Paesi sviluppati. Peraltro la pandemia, secondo i ricercatori, potrebbe avere acuito gli effetti della crisi degli oppioidi, con un forte incremento delle morti legate a questo fenomeno in più di 40 Stati.

L'abbassamento della previsione sull'aspettativa di vita comunque potrebbe fermarsi, visto che in passato a cali repentini sono seguiti dei rimbalzi. In ogni caso, anche se i numeri delle morti per Covid-19 diminuiscono, la pandemia continuerà ad avere effetti negativi, sia economici che sociali, in special modo tra le minoranze etniche che ne sono state colpite in modo maggiore. L'aspettativa di vita ha segnato a lungo evidenti disparità razziali ed etniche, anche se i divari si sono ridotti per decenni. Nel 1993, ad esempio, l'aspettativa per i bianchi americani era di 7,1 anni più lunga dei neri americani, ma già nel 2019 questa differenza si era ridotta a 4,1 anni. Ma la pandemia ha cancellato gran parte di quel progresso, con i bianchi americani che dovrebbero ora vivere 5,8 anni in più dei neri.

Rimane comunque ampio il divario di genere: le donne americane dovrebbero vivere 80,2 anni, comunque in calo rispetto all'81,4 del 2019, mentre gli uomini dovrebbero vivere 74,5 anni, in calo da 76,3.
Se il calo di 1,5 anni ha avuto come causa principale il Covid-19, costituendo il 74% del contributo negativo, ci sono stati anche aumenti minori nelle lesioni colpose, nelle malattie epatiche croniche e nella cirrosi, nell'omicidio e nel diabete.
Intanto la mortalità è scesa per quanto riguarda cancro, malattie respiratorie croniche inferiori e malattie cardiache, suicidio e alcune condizioni originate nel periodo perinatale.
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