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World Pasta Day, Coldiretti: "Export a +33%, è record"

- di: Daniele Minuti
 
World Pasta Day, Coldiretti: 'Export a +33%, è record'
Il 25 ottobre si festeggerà il World Pasta Day, un simbolo dell'eccellenza italiana che in questo hanno ha registrato numeri da record per quanto riguarda le esportazioni: è questo il dato che emerge dall'analisi che Coldiretti ha fatto dei dati Istat, relativi al commercio estero fino al luglio 2022.

Coldiretti registra un aumento record dell'export di pasta

La crescita è stata importante, con un aumento del 33% per le vendite di pasta dall'Italia all'estero, con gli Stati Uniti primi in questa "classifica" un +45%, anche grazie alla spinta della debolezza dell'euro nei confronti del dollaro, davanti alla Germania (+31%) e alla Francia (+25%)

La Coldiretti spiega: "In Italia si producono 3,6 milioni di tonnellate di pasta, pari a circa 1/4 di tutta quella mondiale – sottolinea Coldiretti –, con 200mila aziende agricole italiane impegnate a fornire grano duro di altissima qualità a una filiera che conta 360 imprese e circa 7500 addetti, per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro. Nel corso del tempo sono aumentati esponenzialmente anche i formati della pasta che sono ormai arrivati a quota 300, mentre alle varietà tradizionali si sono aggiunte quelle fatte con l’integrale, il gluten free, quelle con farine alternative e legumi. Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. Una scelta di qualità ma anche un sostegno all’economia nazionale in una situazione in cui sono esplosi i costi di coltivazione dei cereali sono arrivati quasi a raddoppiare (+80%) per la crisi scatenata dalla guerra secondo elaborazioni Coldiretti su dati Crea. L’Italia resta il paese con il più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (15 kg), Grecia (12 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg) che testimoniano come questo tipo di prodotto abbia estimatori ad ogni latitudine".

Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti, ha così commentato: "Ci sono quindi le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzioni di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che garantiscano compensi equi al di sopra dei costi di produzione. L’esperienza ha dimostrato l’importanza di garantire la trasparenza dell’informazione per far crescere un settore simbolo dell’ Italia nel mondo".
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