A spasso tra mostre en plein air

- di: Samantha De Martin
 
Inseguire l’ombra disegnata dal sole per trasformare l’effetto in un’opera d’arte mutevole. È quanto fa Stefano Arienti, artefice del nuovo progetto artistico pensato appositamente per Mirad’Or, sul Lago d’Iseo, a Pisogne. L’arte d’estate si gusta en plein air, in spazi fatti di natura e riflessi, che invitano il pubblico a entrare e ammirare la bellezza circondati dal paesaggio. Dal lago di Iseo alle sponde del Tevere, ecco quattro appuntamenti per il weekend alle porte.

La Meridiana di Stefano Arienti illumina il lago di Iseo

Dopo The Floating Piers di Christo e Jeanne Claude e dopo l’intervento di Daniel Buren della scorsa estate, il lago d’Iseo torna ad accogliere l’arte contemporanea con un nuovo progetto espositivo di Stefano Arienti presso Mirad’Or, lo spazio pubblico sul lungolago di Pisogne. L’artista di Asola, all’interno del progetto Meridiane, ha concepito appositamente per Pisogne un nuovo progetto grazie alla direzione artistica di Massimo Minini, in collaborazione con Associazione BELLEARTI. L'intervento site-specific, dal titolo Meridiana, visibile fino al 30 settembre si ispira alla luce e alla sua osservazione. L’artista insegue l’ombra disegnata dal sole. Il segno di Arienti dà vita al fenomeno naturale del variare della luce: il tempo trascorre, gli astri proiettano e l’artista trasforma quello che immagina in un’opera d’arte mutevole che rende evidente il concetto di “disegnare con la luce”, in uno spazio che invita le persone a entrare.

Sul lago lago d’Orta cinque artisti tra denuncia e speranza

Un mastodontico iceberg in acciaio inox galleggia sul lago d’Orta, adagiato sulle acque del lago più pulito d’Europa, divenendo simbolo della sensibilizzazione nei riguardi dei cambiamenti climatici che coinvolgono il pianeta. Per l’artista Helidon Xhixha è un simbolo di denuncia ambientale. Assieme ai comignoli in cotto di Omar Hassan - che lungi dall’emettere fumi inquinanti diventano metafore artistiche che sprigionano profumi, aromi, sentimenti e affetti familiari - sono protagonisti della mostra diffusa sul lago d’Orta dal titolo SOSHumanity in corso fino al 2 novembre, presentata dalla Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini. L’esposizione vuole essere un grido provocatorio di denuncia e nel contempo di speranza, una presa di coscienza del difficile momento storico e sociale che l'intera umanità sta vivendo, in bilico tra epidemie globali, guerre, emergenze climatiche. La mostra affida questo SOS a cinque artisti: Simone Benedetto, Silvia Della Rocca, Sergio Floriani, Omar Hassan e Helidon Xhixha che interpretano un aspetto di questa “emergenza” attraverso una serie di installazioni artistiche. Se lo scultore Simone Benedetto, approda sul lago d’Orta con Teddy Bear e Sexy Teddy, due “orsetti giganti” a difesa dell’innocenza e della spontaneità dei bambini e veicolo di denuncia della violenza e del degrado sociale, Silvia Della Rocca risponde portando sul lago d’Orta le sue Lune, invitando l’uomo a volgere nuovamente lo sguardo verso l’infinito, oltre i limiti dell’ego. Le impronte digitali sono invece i segni distintivi dell’arte di Sergio Floriani, prove concrete dell’esistere, il primo elemento umano di identità individuale. 

Aeropittura futurista al Labirinto della Masone

Paesaggi, aerei, visioni dall’alto, talvolta distorte o addirittura capovolte attraversano le opere dell’ Aeropittura esaltando la velocità, il movimento e la simultaneità del volo come atto fisico e come stato d’animo. Questa declinazione pittorica del Futurismo aveva visto la sua consacrazione nel 1931 con un manifesto a firma di Balla, Depero, Dottori, Benedetta, Fillia, Somenzi e Tato. Fino al 18 settembre il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, il suggestivo parco culturale di Fontanellato (Parma), accoglie la mostra Dall’alto. Aeropittura futurista, a cura di Massimo Duranti con la collaborazione di Andrea Baffoni. Circa cento opere approfondiscono questa corrente nata come sviluppo del futurismo e che ha caratterizzato la pittura italiana nei primi decenni del Novecento. Gli artisti dell’Aeropittura contribuiscono all’evoluzione dei concetti di velocità e  dinamismo non limitandosi più a treni, automobili o motocicli, ma sfidando i cieli e appropriandosi di visioni fisiche e mentali del tutto innovative per il loro tempo. Sono oltre trenta gli artisti in mostra, con una particolare attenzione rivolta alla pittura, ma anche al disegno, all’acquerello. Ci sono i lavori di Enrico Prampolini che tendono a un’astrazione del tutto personale, e gli aerei ritratti da Tullio Crali e da Tato, ma anche i grandi maestri Giacomo Balla e Fortunato Depero che, pur non essendo stati aeropittori in sento stretto, firmarono il manifesto sperimentando più volte le prospettive aeree.

Roma e Parigi si incontrano sull’Isola Tiberina

Fino al 3 settembre l’Isola Tiberina, a Roma, si veste con le immagini della Nouvelle Vague  di Raymond Cauchetier, il fotografo che mette in scena la relazione sentimentale, ironica, e feconda che da sempre unisce romani e parigini. Così, nel cuore della capitale, la Ville Lumière si racconta attraverso il linguaggio universale del cinema. Le sponde del Tevere si trasformano in una mostra a cielo aperto a cura del fotografo Francesco Zizola, dove le immagini di film entrati nel nostro immaginario - da Fino all’ultimo respiro a Jules et Jim - rivivono nel lavoro di uno dei più grandi fotografi di scena della fine degli anni Cinquanta. Una programmazione congiunta tra Roma e Parigi, riunirà le due capitali in una sola platea. L’ambizione è quella di offrire l’opportunità di scoprire la prima mostra in Italia dedicata al fotografo che più di ogni altro seppe cogliere, fin dall’inizio, la freschezza e il cambiamento dell'avanguardia cinematografica esplosa negli anni Sessanta. L’Isola del Cinema accoglie così la mostra La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier, ricca di immagini provenienti dagli archivi custoditi dalla vedova Kaoru Cauchetier che ha accolto con entusiasmo la proposta dell’associazione Palatine. Nouvelle Vague sul Tevere aprirà ai romani anche una finestra su Parigi con proiezioni di film francesi preceduti da incontri e dibattiti con attori e cineasti.

Nella foto: Stefano Arienti, Meridiana, Mirad'Or 2022, Pisogne | Foto: © WalterCarrera
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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