Addio a Piero Angela, gentleman della tv

- di: Barbara Bizzarri
 
È andato via Piero Angela, 93 anni, fra i più grandi divulgatori scientifici della televisione italiana, giornalista con 38 libri all'attivo e 11 lauree honoris causa, uno dei pochi gentiluomini di antico stampo, rari e preziosi, e persona raffinata e gentile a cui va ascritto il grande merito di aver pioneristicamente introdotto il genere “scientifico” in un panorama televisivo altrimenti desolante, fatto per lo più da programmi scadenti, veline ammiccanti e risse da pollaio. Nel 2020, a proposito della morte, disse, citando Woody Allen:”Non ho cambiato idea. Sono decisamente contrario”.

Qualche giorno fa aveva inviato una lettera alla Rai perché fosse pubblicata sul sito internet del suo programma, SuperQuark, parole di addio a tutti coloro che lo hanno seguito con affetto per anni: ”Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Malgrado una lunga malattia, sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti, persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…è stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori collaboratori, tecnici e scienziati.

A mia volta ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.  La notizia è stata annunciata dal figlio Alberto, che da tempo ne aveva raccolto il testimone e che, pur portando un cognome importante, cosa che in Italia non guasta, da anni dimostra di avere tutte le carte in regola per fare quello che sta facendo. Anche in questo Piero Angela si è contraddistinto per eleganza: se ha avuto un ruolo nella carriera del figlio, di certo non ha sponsorizzato uno che non se lo merita. Tutt’altro. Tempo fa, Piero Angela aveva anche dichiarato che “morire è un'avventura nei profondi abissi dell'inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini.” E allora, Maestro, buon viaggio. 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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