Case: affitti ancora su del 2,1% a febbraio, +6,2% in un anno

- di: Idealista
 

Il costo medio degli affitti in Italia segna un nuovo aumento del 2,1% a febbraio stabilizzandosi a 11,8 euro/m2, secondo l’indice di riferimento delle locazioni dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. L’ultima performance mensile porta al 6,2% l’incremento annuo. Fatta eccezione per Roma, l’unica a segnare una flessione nell’ultimo mese (-0,3%),  tutte le altre piazze tradizionalmente più dinamiche sul fronte locazione segnano aumenti: Torino (4,6%), Palermo (4,5%), Bologna (4%). In terreno positivo anche Milano (1,1%) e Napoli (1%)

Regioni
La tendenza regionale segna rialzi in 12 delle 20 regioni italiane, trascinate dai forti rimbalzi di Valle d’Aosta (17,6%) e Toscana (entrambe 7,6%). Aumenti sopra la media nazionale del 2,1% anche per Calabria (3,3%) e Lombardia (2,3%). L’Umbria (2,1%) segna un incremento pari alla media nazionale. Tutte le altre regioni segnano aumenti contenuti sotto il due per cento. All’opposto il calo maggiore spetta a Molise (-2.5%), seguito da Friuli-Venezia Giulia (-2,3%), Emilia-Romagna (-1,3%) e Basilicata (-1%). Cali più contenuti nelle restanti regioni.

I prezzi vedono la Valle d’Aosta (17,8 euro/m2) quale regione più cara davanti alla Lombardia (15,9 euro/m2) e Trentino-Alto Adige (14,5 euro/m2). Altre regioni con valori sopra la media nazionale sono Emilia-Romagna (14,5%) e Lazio 12,1 euro/m2. Le macroaree più economiche della Penisola sono Molise (6,3 euro m2), Umbra e Basilicata (6,9 euro/mentrambe).

Province
Le maggiori fluttuazioni dei prezzi delle locazioni si vedono tuttavia a livello provinciale, dove i comportamenti dei valori, particolarmente volatili, dipendono dal fenomeno degli affitti a breve termine in quei territori ad alto interesse turistico.

La tendenza provinciale dei canoni vede il 61% delle aree con prezzi in aumento trascinate dai rimbalzi a doppia cifra nelle province di Grosseto (19,7%), Lucca (17,8%), Aosta (17,5%), Ravenna (16,4%) e Catanzaro (14,2%9. All’estremo opposto, Rimini (-18,9%) e Bolzano (-9,8%) segnano il peggior andamento mensile – anche queste province sono spesso soggette a forti variazioni dei prezzi determinate dall’andamento della domanda.

La provincia di Lucca (26,5 euro/m²) segna ancora una volta prezzi di richiesta più elevati d’Italia, seguita da Ravenna (25,8 euro/m²), Belluno (25,2 euro/m²), Grosseto (21,7 euro/m²), Rimini (21,4 euro/m²). Subito dopo queste province troviamo Milano con 20 euro mensili.

Dalla parte opposta del ranking, Enna (4,8 euro/m²) è la provincia più economica per la locazione davanti ad Avellino (5,1 euro/m2 e Caltanissetta (5,2%).

 

Capoluoghi
Sono 50 i capoluoghi in crescita a febbraio rispetto al mese precedente; 36 i centri in calo, mentre la sola Pisa presenta prezzi stabili rispetto a gennaio.

Massa (12,7%) e Vibo Valentia (11,4%) sono interessate da variazioni positive a doppia cifra, mentre dalla parte opposta del ranking i cali maggiori spettano a Rovigo e Trieste, le cui variazioni negative toccano rispettivamente il 9% e il 7,8%.

Fatta eccezione per Roma, l’unica a segnare una flessione nell’ultimo mese (-0,3%),  tutte le altre piazze tradizionalmente più dinamiche sul fronte locazione segnano aumenti: Torino (4,6%), Palermo (4,5%), Bologna (4%). In terreno positivo anche Milano (1,1%) e Napoli (1%).

Prendere una casa in affitto a Milano costa sempre di più per gli inquilini, che devono preventivare una spesa di 21,7 euro al metro quadro mensili. Prezzi alle stelle, soprattutto nelle grandi città italiane come Firenze (17,6 euro/m²), Venezia e Bologna (entrambe 17,3 euro/m²), ma anche Roma (14,1 euro/m²) e Napoli (12,3 euro/m²), rispettivamente al sesto e al decimo posto della graduatoria dei prezzi delle locazioni nazionali. Di contro, le città più economiche sono nel Mezzogiorno: Reggio Calabria e Caltanissetta (entrambe 5 euro/m²) seguire dal fanalino di coda Vibo Valentia (4,9 euro/m²).

L'indice dei prezzi degli immobili idealista
Per la realizzazione dell'indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.

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