Da Klimt a Canova, le mostre del weekend

- di: Samantha De Martin
 
Un corteo di signore, amanti, sorelle riccamente vestite si fa avanti tra ori e lustrini negli spazi della Galleria Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Tra tutte spicca il Ritratto di Signora, il più intrigante, con le sue avventurose vicende. Sono le donne di Gustav Klimt, protagoniste del suo mondo e della mostra in corso fino al 24 luglio nella città emiliana. Alcuni chilometri a sud, a Napoli, il genio artistico di Andy Warhol accoglie i visitatori all’interno della ricostruzione della celebre Factory newyorkese. Questo e molto altro tra gli appuntamenti con l’arte nel weekend del 7 e 8 maggio.

Un inedito Canova brilla a Possagno

Quando il conte Giacomo Mellerio visitò lo studio romano di Canova, rimase talmente colpito da un monumento funebre al quale l’artista stava lavorando da commissionargli due stele funerarie che, nell’agosto del 1814 giunsero a Gerno, presso Villa “Gernetto” Mellerio, per essere collocate in una cappella fatta costruire appositamente. Alle due opere canoviane si aggiunse nel 1825 il monumento che Giacomo Mellerio commissionò allo scultore Giuseppe De Fabris per commemorare la figlia Giovannina scomparsa prematuramente. Tra il 1962 e il 1975, le due stele furono rimosse dalla loro originaria collocazione per essere acquisite dalla Regione Siciliana. Altre strade invece presero i rilievi del monumento di De Fabris, oggi conservati in due diverse collezioni private. Questi gioielli saranno per la prima volta ricomposti eccezionalmente in occasione della mostra Canova e il dolore. Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, in corso fino al 5 novembre al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno. Ad arricchire il percorso saranno anche alcuni disegni inediti, il taccuino canoviano di Possagno esposto al pubblico per la prima volta dopo il restauro da parte del Museo Canova, e i disegni di Felice Giani e della sua cerchia, arrivati dal Museo del Prado ed esposti per la prima volta in mostra.

Al Mudec con Chagall

Fino al 31 luglio il Mudec – Museo delle Culture di Milano dedica una mostra ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale. Il percorso, intitolato Marc Chagall. Una storia di due mondi. Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme, ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione dell’artista, dalle radici nella nativa Vitebsk all’incontro con la moglie, l’amata Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, dedicati ai ricordi della vita della donna nella comunità ebraica, pubblicati dopo la sua morte prematura. La mostra, a cura dell’Israel Museum di Gerusalemme, contestualizza l’opera di Chagall nel suo background culturale, attraverso una selezione di oltre cento opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici dell’artista.

L’universo di Klimt in mostra a Piacenza

Negli spazi della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi e dell’XNL - Piacenza Contemporanea, fino al 24 luglio è in corso la mostra Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo, il racconto di uno dei periodi più entusiasmanti della storia dell’arte di primo Novecento letto attraverso la vita, il percorso creativo e le collaborazioni di Gustav Klimt. Il visitatore è invitato a ripercorrere l’universo del padre della Secessione Viennese attraverso oltre 160 opere, tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa provenienti da 20 prestigiose raccolte, pubbliche e private, dal Belvedere e dalla Klimt Foundation di Vienna a Ca' Pesaro-Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia. Curata da Gabriella Belli ed Elena Pontiggia, la mostra celebra il “ritorno a casa” del Ritratto di Signora (1916-17) di Klimt, un dipinto dai trascorsi affascinanti, scomparso nel nulla nel 1997 dalla Galleria Ricci Oddi e ritrovato casualmente nel 2019. Partendo dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni di Klinger, Munch, Ensor, Khnopff, il percorso introduce i visitatori nel mondo di Klimt, con le sue prime opere. Arredi, argenti, vetri e ceramiche, e ancora i manifesti della Secessione documentano il mondo delle Wiener Werkstätte, i laboratori d’arte decorativa fondati a Vienna da Josef Hoffmann e da Koloman Moser nel 1903. Il percorso non trascura quegli artisti italiani che si ispirarono a Klimt, con opere come il Sogno del melograno (1912-1913) di Felice Casorati, esposto dopo oltre trent’anni, o il ciclo Le mille e una notte (1914) di Vittorio Zecchin. Chiude il percorso la ricostruzione del Fregio di Beethoven (copia del 2019 dell’originale del 1901) che regala ai visitatori un’esperienza di grande suggestione.

A Napoli Andy is back

La celebre Silver Factory newyorkese rivive a Napoli. Il cuore pulsante della vita e del percorso artistico di Andy Warhol, attorno al quale, nella New York negli anni Sessanta, gravitarono illustri personaggi dello star system, della moda, ma anche artisti, musicisti, attori entrati poi nel mito, si potrà ammirare, ricostruita, nell’ambito della mostra Andy is back, in corso al Palazzo delle Arti di Napoli fino al 31 luglio. Prodotta da Navigare e curata da Edoardo Falcioni per Art Motors, la mostra approfondisce l’intensa attività del poliedrico padre della Pop Art in diversi ambiti, dall’arte alla moda, dalla musica al cinema, dalla fotografia all’editoria. Nel percorso rivivono le atmosfere degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e Ottanta. Serigrafie, litografie, copertine di riviste e vinili, oggetti di culto autografati e fotografie scandiscono un percorso che vuole essere anche un omaggio al passionale rapporto che legò l’artista americano alla città di Napoli nella quale soggiornò in diverse occasioni e che lo travolse con la sua energia esuberante.

Foto: Gustav Klimt, Ritratto di signora in bianco, 1917-1918, Olio su tela, 70x70 cm, Belvedere, Vienna © Belvedere, Vienna
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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