Enel, volano i ricavi: +89,1% nel primo trimestre 2022. EBITDA ordinario +6,8%

- di: Barbara Leone
 
Balzo di ricavi nel primo trimestre 2022 per Enel, il cui Consiglio di amministrazione, presieduto da Michele Crisostomo, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022. “Nel primo trimestre del 2022 - ha dichiarato Francesco Starace, Ceo del Gruppo Enel - la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders. Grazie all’integrazione del Gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022”. Il quadro che emerge dal primo trimestre 2022 targato Enel è più che roseo. A partire dai ricavi, che nei primi tre mesi del nuovo anno sono stati pari a 34.958 milioni di euro, con un aumento di 16.468 milioni di euro (+89,1%) rispetto all’analogo periodo del 2021. La variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti, e risente anche dei proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet. Nel dettaglio l’ottimo risultato è principalmente riconducibile ai maggiori ricavi da: Generazione Termoelettrica e Trading in Italia e in Spagna per effetto dell’aumento dei volumi prodotti e dei prezzi medi applicati; Mercati Finali, principalmente in Italia, America Latina e Spagna per le maggiori quantità di energia elettrica e di gas vendute a prezzi medi crescenti; Infrastrutture e Reti, soprattutto in Brasile per adeguamenti tariffari e per l’effetto positivo dei tassi di cambio; Enel Green Power, per un incremento nelle vendite di energia prevalentemente in Cile e in Nord America; Enel X, principalmente per la rilevazione della plusvalenza derivante dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet e per i servizi associati alle nuove iniziative commerciali e alle attività di demand response. Nell’ambito della Generazione Termoelettrica e Trading, i ricavi del primo trimestre del 2022 derivanti dalla sola generazione termoelettrica sono pari a 4.469 milioni di euro, con un aumento di 2.541 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 a seguito di un maggiore utilizzo delle fonti convenzionali di energia. I ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone delprimo trimestre 2022 si attestano al 3,9% dei ricavi totali (2,1% nel primo trimestre 2021). Tale andamento riflette gli effetti derivanti dall’eccezionale situazione di scarsità della risorsa idroelettrica.

Buone notizie anche sul versante EBITDA. Il margine operativo lordo ordinario del Gruppo, infatti, nel trimestre del 2022 ammonta a 4.486 milioni di euro, con un incremento di 287 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 (+6,8%). L’incremento del margine per le maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity, hanno più che compensato gli effetti negativi della generazione da fonte idroelettrica dovuti alla scarsa idraulicità e i maggiori costi di approvvigionamento sui Mercati Finali. La variazione risente inoltre dei proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet. Nel dettaglio la variazione è principalmente attribuibile: all’incremento nelle attività di Generazione Termoelettrica e Trading, pari a 1.173 milioni di euro, prevalentemente in Italia e Spagna per la maggiore produzione di energia elettrica da fonte convenzionale e per il risultato netto derivante dalle strategie di copertura del rischio prezzo su commodity; alla variazione positiva di Enel X, pari a 259 milioni di euro, principalmente per la già citata plusvalenza derivante dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet (220 milioni di euro). Le variazioni positive sopra evidenziate, hanno più che compensato: la riduzione del margine nei Mercati Finali, pari a 788 milioni di euro, dove gli incrementi nelle vendite di energia elettrica e gas sono stati più che compensati dai maggiori costi di approvvigionamento in Italia e Spagna, nonché dal mancato adeguamento delle tariffe in Romania. Hanno inoltre compensato il decremento del margine in Enel Green Power, pari a 327 milioni di euro. Tale decremento si è avuto prevalentemente per effetto: in Italia, della minore produzione idroelettrica legata alla scarsa idraulicità del periodo, parzialmente compensata dalla maggiore potenza efficiente netta installata e in Spagna, della riduzione della produzione idroelettrica, dovuta alla scarsa idraulicità del periodo. Questi effetti negativi hanno più che compensato il miglioramento del margine in Brasile e in Nord America per effetto delle maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a seguito dell’entrata in esercizio di nuovi impianti. Infine i risultati hanno compensato la variazione negativa in Infrastrutture e Reti, pari a 42 milioni di euro, principalmente: in Romania, a seguito del mancato adeguamento delle tariffe; in Italia, sostanzialmente per effetto del decremento dei ricavi per il trasporto di energia elettrica determinato dalla riduzione delle tariffe definite per il 2022, come previsto dalla deliberazione n. 621/21 dell’ARERA; in Spagna, a seguito dei minori volumi distribuiti. Tali impatti negativi hanno più che compensato l’incremento dei margini in Brasile per adeguamenti tariffari e per l’effetto positivo dei tassi di cambio.
Proseguendo nell’analisi dei dati del Gruppo Enel vediamo che il risultato operativo (EBIT), invece, ammonta a 2.679 milioni di euro, in aumento di 114 milioni di euro (+4,4%) rispetto all’analogo periodo del 2021. In questo caso la variazione risente principalmente dell’andamento positivo della gestione operativa, parzialmente compensata dai maggiori ammortamenti riconducibili all’entrata in funzione di nuovi impianti realizzati negli ultimi 12 mesi e dalle maggiori svalutazioni crediti registrate soprattutto in Italia e Brasile. Per quanto riguarda il risultato netto ordinario del Gruppo  esso ammonta a 1.443 milioni di euro, con un incremento di 229 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 (+18,9%). L’incremento è riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa, che include il provento realizzato dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet, alla minore incidenza delle interessenze di terzi, agli effetti positivi derivanti dalla gestione finanziaria netta e ai risultati delle società valutate con il metodo del patrimonio netto. Mentre il risultato netto del Gruppo ammonta a 1.430 milioni di euro (1.176 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +21,6%). L’indebitamento finanziario netto invece, ammonta a 59.130 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021, +13,8%). Mentre gli investimenti sono stati pari a 2.533 milioni di euro (2.035 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +24,5%). Un incremento principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali.

E’ importante sottolineare che nel primo trimestre del 2022 il contesto macroeconomico è stato profondamente influenzato dalla crisi geopolitica in corso, con un’accresciuta incertezza sul proseguimento della ripresa globale resa possibile dalla diffusione dei vaccini contro il COVID-19. I primi mesi dell’anno in corso, come già accaduto nell’ultima parte del 2021, sono stati infatti caratterizzati da una significativa crescita dei prezzi di mercato delle materie prime, quali il gas e il carbone, con un impatto diretto sul prezzo dell’energia elettrica. Le autorità di alcuni Paesi europei hanno quindi continuato ad adottare politiche di contenimento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori finali, con misure in alcuni casi penalizzanti per le società operanti nel settore di generazione e vendita di elettricità. In tale contesto, il Gruppo ha dimostrato una significativa resilienza, riflessa nei risultati economico-finanziari del primo trimestre 2022, grazie alla diversificazione geografica, al modello di business integrato lungo la catena del valore, a una struttura finanziaria solida e a un elevato livello di digitalizzazione. L’azione del Gruppo prosegue lungo le linee delineate nel Piano Strategico presentato ai mercati finanziari nel novembre 2021. Ovvero: allocare capitale a supporto di una fornitura di energia elettrica de carbonizzata. Tra il 2021 e il 2030, infatti, il Gruppo Enel ha previsto di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro, rendendo possibile il raggiungimento di una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW entro fine decennio. Abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei clienti: le azioni strategiche di Gruppo avranno l’obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (B2C), Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G), mediante l’aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il contestuale miglioramento dei servizi offerti. Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain: il Gruppo ha creato la business line Enel X Global Retail, al fine di rafforzare la strategia di focalizzazione sui clienti finali. E infine anticipare gli obiettivi di “Net Zero” sostenibile: il Gruppo ha anticipato di 10 anni l’impegno “Net Zero” dal 2050 al 2040, per tutte le emissioni lungo la catena del valore.
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