Galleria BPER Banca, con Open Care per la ricognizione delle opere d’arte

- di: Barbara Bizzarri
 
Dal 2017 BPER Banca gestisce il proprio patrimonio culturale, attestato oggi come una delle principali corporate collection Italia e con quasi mille opere di pregio, attraverso la Galleria e l’Archivio Storico, che raccoglie il patrimonio documentario del Gruppo. Nel 2021, in collaborazione con gli specialisti di Open Care, è stato condotto un approfondito percorso di verifica, analisi e valutazione del patrimonio artistico, con la contestuale adozione di una piattaforma gestionale, che ha permesso di digitalizzare il database della documentazione delle opere d’arte e organizzare tutte le informazioni correlate ad esse. Open Care è l’unica società in Italia ad offrire servizi integrati per la conservazione, gestione e valorizzazione di opere e collezioni d’arte: dispone di caveau, spazi espositivi e laboratori per il restauro di opere di qualsiasi natura, tecnica ed epoca e di una rete di consulenti per expertise, valutazioni patrimoniali e assistenza alla compravendita. Ha sede presso i Frigoriferi Milanesi.

“Il percorso di crescita della nostra corporate collection – afferma Sabrina Bianchi, Responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca – ci porta oggi ad avere un patrimonio artistico e archivistico di rilevanza nazionale. Gli ultimi ingressi hanno aggiunto un numero considerevole di opere d’arte, tra cui tele di Antonio Ligabue e del Cerruti, le installazioni di Paolini e Spalletti e la Conversione di Saulo del Gambara. Queste acquisizioni hanno accresciuto la collezione di BPER Banca, già ampiamente conosciuta e considerata, ma hanno anche fatto nascere la necessità di verificare e analizzare in maniera puntuale e rigorosa le opere d’arte di maggiore rilevanza per valore storico e artistico. La scelta di affidare a Open Care le attività di ricognizione è stata dettata dalla completa offerta di servizi per l’arte che la società propone. Con l’indispensabile supporto del team BPER che gestisce la collezione, è stato possibile effettuare in poco tempo i sopralluoghi dei diversi nuclei collezionistici che hanno permesso di verificare la collocazione e lo stato di conservazione delle opere, dati fondamentali per poter pianificare le attività di valorizzazione della corporate collection nei prossimi anni. Contemporaneamente, abbiamo popolato la nuova piattaforma gestionale, uno strumento che ci permette ora di avere un controllo diretto e puntuale su ogni dato e informazione relativi a ogni singolo pezzo. Il risultato è una vista chiara dello stato di conservazione e del valore artistico ed economico, che conferma la rilevanza nazionale della collezione nel suo insieme e l’unicità di alcune highlights”. Il lavoro eseguito con gli studiosi di Open Care ha previsto una fase più operativa, con sopralluoghi presso le sedi di Milano, Modena, Ferrara, L’Aquila, Avellino e Saluzzo, e una fase svolta principalmente da remoto per l’elaborazione dei dati finali. La valutazione della collezione è stata accompagnata da una verifica relativa allo stato di conservazione, per costruire una mappatura accurata e puntuale della collezione, utile alla sua futura valorizzazione.

Il processo valutativo è stato svolto con la supervisione del direttore di Open Care Art Advisory, Lorenzo Bruschi, esperto di arredi, sculture, oggetti d’arte e opere del XIX secolo: ”È stato un onore poterci relazionare con le opere d’arte della collezione BPER Banca ed i suoi numerosi capolavori. Si tratta di una collezione che narra del genio creativo italiano attraverso i secoli, rappresentazione visiva del gusto e della capacità inventiva degli artisti, che ci permette di tracciare un percorso visivo nella storia dell’arte: a partire dai fondi oro quattrocenteschi come la maestosa opera del Maestro dei polittici crivelleschi, passando attraverso le forme e i colori rinascimentali e barocchi di Carracci, Reni, Tiarini, Guercino, attraverso le vedute di paesaggio settecentesche di Giuseppe Zola, il luminoso Ottocento napoletano e fino alle innovative ricerche di primo Novecento testimoniate nei quadri di de Chirico, de Pisis, Campigli, Funi. Le opere sono la testimonianza della vitalità creativa di un territorio che è stato capace di generare industria, agricoltura ed artigianato ai massimi livelli, oltre ad espressioni artistiche imprescindibili per lo sviluppo della cultura internazionale contemporanea”. Al progetto hanno inoltre collaborato Roeland Kollewjin (esperto di arte antica), Edoardo Gnemmi (esperto di arte moderna e contemporanea), Jole Botti (conservatrice), Chiara Fiorentini (art advisor) e Sara Braga (project manager).

L’attività di ricognizione della collezione costituisce una testimonianza tangibile dell’importanza di una gestione attiva del patrimonio da parte di BPER Banca, perché sia sempre più accessibile e fruibile, con un programma dinamico di iniziative, mostre ed eventi promosso dal brand La Galleria BPER Banca. La verifica conservativa è stata supervisionata da Isabella Villafranca Soissons, direttrice del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care: “Visionando le opere ci siamo resi conto di quanto BPER Banca, negli anni, sia sempre stata attenta al tema della conservazione, sostenendo svariati interventi di restauro delle opere per garantirne la preservazione e la fruizione. Spesso non pensiamo a quanto i dipinti, e la materia di cui sono composti, siano sensibili ai fattori ambientali, per questo è importante prendersene cura periodicamente. Questa mappatura in loco è servita a mostrarci l’insieme generale della collezione e fare un punto delle criticità riscontrate per discutere e pianificare con BPER Banca strategie conservative generali per il futuro, così da poter valorizzare sempre di più il patrimonio diffuso sul territorio”.
 
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