Risanamento, il CdA approva il bilancio 2021: migliorano i dati sulla perdita consolidata

- di: Redazione
 
Risanamento: Bilancio 2021

Emergono più luci che ombre dal bilancio di Risanamento Spa, la property company quotata in Borsa operante da diversi anni nel settore immobiliare italiano. Nonostante il bilancio approvato dal CdA, sotto la presidenza di Claudio Calabi, accusi una perdita consolidata di 24,9 milioni, il dato evidenzia un miglioramento significativo rispetto ai 25,8 milioni persi nel 2020. La perdita di esercizio, come ha sottolineato la nota ufficiale dell'azienda, comporterà comunque una “riduzione del capitale sociale in misura superiore al terzo del medesimo”. Dal bilancio emerge anche un valore della produzione stimato a 1,9 milioni (da 7,1 dell'anno precedente), mentre è negativo il risultato operativo per 16,6 milioni (da -14,3).

Cresce il debito finanziario netto che si attesta a 511,8 milioni, mentre nel 2020 venne stimato a 472,8 milioni. In flessione anche il patrimonio netto che si attesta a 95,8 milioni da 120,7 rilevati l'anno precedente. Dal bilancio è emerso anche un patrimonio immobiliare a valori di carico valutato 647 milioni (631 destinati allo sviluppo e 16 di trading) mentre il valore corrente si attesta a 681 milioni.

La perdita di esercizio di Risanamento Spa, emerso dal bilancio appena approvato, ha raggiunto quota 5,3 milioni nel 2021 (da -32,8), comportando una serie di provvedimenti necessari e improcrastinabili. In virtù della nuova situazione. la gestione di Risanamento sarà imperniata, in futuro, sulla 'valorizzazione delle proprietà di immobili 'trading' presenti in portafoglio e si focalizzera' principalmente nello sviluppo della iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia', una fonte di reddito che in prospettiva si preannuncia, di gran lunga, la migliore.

Nel comunicato stampa ufficiale diramato da Risanamento Spa, l'azienda ha avvertito che “i risultati economici consolidati dovranno essere valutati in un'ottica di medio/lungo periodo”. Tutto questo perchè, si spiega nella nota, i ritorni degli investimenti non saranno immediati “in termini sia economici che finanziari e ciò a discapito dei primi esercizi e in particolare del 2022”. E' inevitabile che i dati di segno negativo si allineeranno e sovrapporranno al dato già palesato nell'esercizio 2021, ma le prospettive del gruppo rimangono tuttavia rosee, sia nel medio che nel lungo periodo.
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