Telespazio e Inmarsat tracciano la strada per lo sviluppo della futura Lunar Economy

- di: Barbara Leone
 
La Luna, si sa, è uno scrigno di tesori. Oggi il suo ruolo sta diventando sempre più importante, proprio perché sono in molti a pensare che grazie alle sue innumerevoli risorse potrebbe contribuire in maniera importante allo sviluppo e crescita umana per molti decenni a venire. Scienziati di vari campi, infatti, credono fermamente che il suo studio approfondito, e soprattutto in loco, potrebbe aiutare e di molto la vita sulla Terra introducendo un enorme cambiamento a tutto tondo. Ecco perché diversi Paesi stanno investendo molte delle loro risorse in questa direzione. Basti pensare che finora per il 2022 sono previste dieci missioni sulla Luna, senza contare l’ambizioso progetto della Nasa fissato per il 2025 di un nuovo allunaggio con lo sbarco della prima donna sulla Luna.

Insomma, lassù c’è un gran da fare. Motivo per cui Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), e Inmarsat, leader mondiale delle comunicazioni satellitari mobili globali, hanno siglato un nuovo accordo finalizzato alla creazione dei servizi di comunicazione e navigazione essenziali per le prossime missioni sulla Luna, che consentiranno la nascita di una vera e propria Lunar Economy. L’accordo è stato siglato oggi nel corso del Farnborough International Airshow 2022, alla presenza del Direttore delle Telecomunicazioni e delle Applicazioni Integrate di Esa, Elodie Viau, del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, del Ceo della UK Space Agency (Uksa), Paul Bate, dell’Amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali e del Presidente di Inmarsat Global Government, Todd McDonell. “Oggi - afferma Giorgio Saccoccia, Presidente dell'Asi - siamo all'alba di una nuova era nell'esplorazione lunare con un gran numero di missioni sul nostro satellite naturale previste in questo decennio” “Questa partnership internazionale tra due fornitori di servizi satellitari all'avanguardia apre la strada verso un nuovo mercato globale, basato su un'infrastruttura SatCom e di navigazione veramente interoperabile. L'Italia intende svolgere un ruolo importante in questo sforzo, contribuendo in modo significativo alle iniziative dell'Esa in questo settore”.

Dal canto suo il Regno Unito, sottolinea Paul Bate, Ceo UK Space Agency - supporta l’impegno internazionale per riportare l'uomo sulla Luna. E la partnership tra Telespazio e Inmarsat è in grado di valorizzare le competenze britanniche in materia di navigazione e telecomunicazioni commerciali, mettendole al centro delle future missioni lunari. Questo progetto va nella direzione di un'esplorazione spaziale sostenibile per tutti ed è un altro grande esempio di come la collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea possa rafforzare le nostre capacità spaziali nazionali”. Del resto “Telespazio - ricorda  Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazio - ha un legame speciale con la Luna fin dagli anni Sessanta, quando dal Centro spaziale del Fucino rilanciammo le immagini televisive dello sbarco del primo uomo sul nostro satellite naturale. Il nuovo accordo con Inmarsat è un notevole passo avanti nello sviluppo dei servizi di navigazione e comunicazione, in futuro fondamentali per la realizzazione di una vera e propria economia lunare a sostegno delle prossime missioni commerciali e istituzionali che raggiungeranno il nostro satellite nei prossimi anni”. L’intesa, in particolare, delinea i servizi che, insieme, Telespazio e Inmarsat intendono offrire come principali operatori di servizi di comunicazione e navigazione per le missioni lunari nell’ambito del Progetto Moonlight dell’Esa (Agenzia spaziale europea).Che nel maggio 2021 ha assegnato a un team industriale internazionale guidato da Telespazio, con Inmarsat quale partner di rilievo, l’incarico di condurre uno studio per comprendere come utilizzare sulla Luna i servizi satellitari di comunicazione e navigazione che già oggi vengono comunemente usati sulla Terra. “La prospettiva di fornire i servizi di Inmarsat ‘fuori dal pianeta’, alle missioni sulla Luna - osserva Todd McDonell, Presidente di Inmarsat Global Government - entusiasma e ispira il nostro team.

Agli albori dell’era spaziale, le missioni lunari del programma Apollo colpirono la fantasia del mondo intero e, da allora, i satelliti hanno apportato immensi benefici a noi tutti qui sulla Terra. Il Progetto Moonlight ci offre l’opportunità di realizzare l’infrastruttura alla quale le missioni lunari saranno in grado di accedere da tutto il mondo, nel futuro anche lontano. Aumentando la fattibilità delle missioni, riteniamo che il Progetto Moonlight consentirà di migliorare l’esplorazione della Luna e di accrescere le conoscenze dell’umanità sul suo vicino più prossimo nello spazio. Spero che ispiri una nuova generazione come già fece il programma Apollo”. Con lo studio, che si avvia verso le sue conclusioni, il nuovo accordo tra Telespazio e Inmarsat conferma la volontà delle due aziende di portare avanti il progetto anche nelle fasi successive, che prevedono lo sviluppo di un sistema completo composto da una complessa rete di infrastrutture terrestri e spaziali. Grazie alle competenze di Telespazio e di Inmarsat il futuro sistema sarà in grado di garantire servizi di connettività e posizionamento alle diverse piattaforme in orbita attorno alla Luna o sulla sua superficie come rover, lander o basi lunari, oltre che alle missioni con astronaute e astronauti. Tali servizi abiliteranno una vera e propria economia lunare in grado di assicurare sia la fattibilità della realizzazione dell’infrastruttura stessa sia quella delle missioni istituzionali e commerciali che li utilizzeranno.

Nella foto: da sinistra, il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia, il Direttore delle Telecomunicazioni e delle Applicazioni Integrate dell'Agenzia Spaziale Europea, Elodie Viau, il CEO della UK Space Agency (UKSA), Paul Bate, l’Amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali e il Presidente di Inmarsat Global Government, Todd McDonell
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