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Benzina giù, diesel su: scattano le nuove accise

- di: Vittorio Massi
 
Benzina giù, diesel su: scattano le nuove accise
Da ieri è cambiata la fiscalità sui carburanti: più caro il diesel, sconto sulla benzina. Rinvio per la sugar tax e novità sulle spese di trasferta.
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Riallineamento delle accise: diesel penalizzato, benzina favorita
Da ieri è entrato in vigore il decreto interministeriale che modifica le accise sui carburanti, con l’obiettivo di favorire le fonti meno inquinanti. L’accisa sulla benzina è stata ridotta di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro), passando a 713,40 euro per mille litri. Al contrario, l’accisa sul gasolio è aumentata della stessa cifra, raggiungendo 632,40 euro per mille litri.
Il provvedimento, firmato dai ministri Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente) e Giancarlo Giorgetti (Economia), mira a un progressivo allineamento delle accise tra benzina e diesel nei prossimi cinque anni, escludendo i carburanti destinati a trasporti pubblici, agricoli e merci. 

Impatto economico: chi paga e chi risparmia
Secondo il Codacons, l’aumento dell’accisa sul diesel comporterà un aggravio annuo di 364 milioni di euro per gli automobilisti con veicoli a gasolio, con un incremento di circa 0,915 euro per pieno. Al contrario, la riduzione dell’accisa sulla benzina porterà a un risparmio complessivo di 374,5 milioni di euro annui per i possessori di auto a benzina.
Assoutenti sottolinea che, nonostante la riduzione, la tassazione sui carburanti in Italia rimane tra le più alte in Europa, con Iva e accise che pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul gasolio.

Sugar tax: ennesimo rinvio
La tanto discussa sugar tax, introdotta nel 2019 ma mai applicata, potrebbe essere nuovamente rinviata. Attualmente prevista per il 1° luglio 2025, l’entrata in vigore potrebbe slittare al 1° gennaio 2026. Assobibe, l’associazione dei produttori di bevande analcoliche, ha accolto positivamente l’ipotesi di rinvio, sottolineando le difficoltà organizzative per le piccole e medie imprese. 

Spese di trasferta: obbligo di tracciabilità solo in Italia
Il prossimo decreto fiscale, atteso entro fine maggio, dovrebbe modificare l’obbligo di tracciabilità delle spese di trasferta introdotto con la legge di bilancio. Attualmente, l’obbligo si applica sia alle spese sostenute in Italia che all’estero. La novità consisterebbe nel limitare l’obbligo di tracciabilità alle sole spese di trasferta effettuate sul territorio nazionale.

Iva sulle opere d’arte: verso una riduzione al 5% 
Il governo sta valutando la possibilità di ridurre l’Iva sulla cessione delle opere d’arte dal 22% al 5%, in linea con quanto già avvenuto in Francia e Germania. La misura potrebbe essere inserita nel prossimo decreto fiscale o in un successivo decreto attuativo della riforma fiscale.
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In sintesi, il governo interviene su più fronti fiscali: penalizza il diesel per favorire la transizione ecologica, rinvia la sugar tax per evitare impatti negativi sulle imprese e alleggerisce gli obblighi di tracciabilità delle spese di trasferta. Resta da vedere come queste misure influenzeranno l’economia e la vita quotidiana dei cittadini.

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