Dalla proteina magica ai trattamenti cellulari: la rivoluzione inizia con un’iniezione.
La svolta: una singola iniezione di FGF1
Negli esperimenti condotti dal Salk Institute, una sola iniezione della proteina FGF1 (fibroblast growth factor 1) ha riportato in appena due giorni i livelli di glicemia di topi diabetici alla normalità — **senza effetti collaterali** come ipoglicemia o aumento di peso.
“FGF1 offre un nuovo metodo per controllare il glucosio in modo potente e inaspettato”, afferma Ronald M. Evans. Su topi obesi con dieta iperlipidica, il trattamento ha ripristinato la sensibilità all’insulina e sostituito il tessuto adiposo con cellule sane.
L’FDA non ha ancora autorizzato studi clinici sull’uomo, ma i ricercatori stanno lavorando per perfezionare la molecola e iniziare presto i trial.
L’ipotesi del cervello: iniezione mirata per remissione
Alcuni studi ipotizzano che l'iniezione di FGF1 direttamente nell’ipotalamo possa riattivare circuiti cerebrali capaci di regolare la glicemia nei roditori, mantenendo la remissione per lunghi periodi.
“Fino a poco tempo fa, la capacità del cervello di normalizzare la glicemia nei topi diabetici era ignorata”, osserva Michael Schwartz dell’Università di Washington.
Nuovi profili: insuline a iniezione singola o settimanale
Non solo FGF1: l’industria farmaceutica mira a ridurre la frequenza delle iniezioni anche per l'insulina.
- Glargine Gla 300, insulina basale potenziata, offre una copertura fino a 36 ore con una sola dose.
- Efsitora alfa (Eli Lilly), insulina settimanale, ha mostrato efficacia comparabile alle iniezioni giornaliere, anche se è ancora in fase di approvazione.
Queste soluzioni sono destinate al diabete di tipo 2, ma potrebbero un giorno semplificare la vita anche ai pazienti con tipo 1.
Terapie cellulari: una dose per cancellare la dipendenza
A giugno 2025, Amanda Smith, 36 anni, ha ricevuto una infusione sperimentale di cellule beta nel fegato: da allora, è libera dall’insulina da quasi due anni.
- Il trattamento consiste nell’infusione di isole pancreatiche, piccole fabbriche biologiche di insulina.
- Su 12 pazienti trattati, 10 hanno sospeso completamente l’insulina.
- “Un passo epocale… con potenziale inesauribile grazie a cellule coltivate in laboratorio”, dice il dott. Peter Senior.
Permangono tuttavia criticità legate all’immunosoppressione, all’autorizzazione FDA e alla scalabilità della terapia.
Prossimi passi verso la cura
Gli esperti concordano su tre direttrici strategiche:
- Identificare le molecole giuste: FGF1 e la modulazione cerebrale offrono prospettive concrete.
- Migliorare la somministrazione dell’insulina: ridurre il numero di iniezioni rende il trattamento meno invasivo.
- Espandere le terapie cellulari: eliminare l’immunosoppressione e automatizzare la produzione di cellule è la chiave.
Un sogno che potrebbe diventare realtà
Sì, “addio al diabete con una sola iniezione” potrebbe presto diventare realtà.
- FGF1 ha mostrato remissione duratura senza danni nei topi.
- Insuline long acting e settimanali riducono drasticamente la frequenza delle somministrazioni.
- Terapie cellulari permettono mesi o anni di libertà dall’insulina.
La conferma definitiva sull’uomo ancora manca, ma la combinazione di proteine innovative, nuove insuline e cellule rigenerative promette una vera svolta. Il diabete potrebbe diventare una condizione gestibile con poche, mirate iniezioni: una rivoluzione in grado di cambiare la vita a milioni di persone.